Lo studio di Aldo Ronci sul calo
demografico in Abruzzo, oltre a confermare il trend degli ultimi
anni, evidenzia anche grosse divergenze geomorfologiche a
livello provinciale che vedono le province dell'Aquila e di
Chieti, più montuose, trovarsi in una fase di spopolamento
mentre le Province di Teramo e Pescara, meno montuose, segnano
una lieve decrescita anche se la novità evidenziata è quella del
nuovo fenomeno dello spopolamento dei comuni che sono sulla
costa. La densità abitativa delle province abruzzesi, come
evidenzia lo studio è molto disomogenea. L'Aquila infatti conta
59 abitanti per Kmq, Pescara 260 abitanti per Kmq, Teramo 158
abitanti per Kmq e Chieti 128 abitanti per Kmq. Ai due stremi
troviamo Pescara che ha una densità abitativa pari a quattro
volte e mezzo quella dell'Aquila. Tra i comuni abruzzesi la
maglia nera per perdita di abitanti è assegnata a Sulmona con
1.643 unità in meno, seguono Ortona con -1.049, Lanciano con
-822, Penne con -565 e Civitella del Tronto con -496. Tra i
comuni abruzzesi la maglia rosa per crescita di abitanti la
conquista Montesilvano con 1.533 unità in più, seguono
Francavilla con +953, San Giovanni Teatino con +773, Vasto con
+749 e Roseto con +627. L'Unione Europea negli anni ha previsto
fondi da utilizzare in tal senso. Il FESR (Fondo europeo dello
sviluppo regionale) prevede che almeno il 5 % delle risorse
assegnate a livello nazionale debba essere destinato ad Azioni
Integrate per lo Sviluppo Urbano Sostenibile delegate alle città
di riferimento. La Regione Abruzzo nel POR FESR 20014-2020
(Piano Operativo Regionale) ha individuato come sistema urbano
cui destinare queste risorse le sole quattro città Capoluogo
Chieti, l'Aquila, Pescara e Teramo, mentre per esempio la
Regione Toscana ha destinato le risorse oltre che alla città
metropolitana di Firenze, anche a 14 Aree Funzionali Urbane.
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