(ASNSA) - L'AQUILA, 17 MAR - Il Consiglio regionale
dell'Abruzzo difende la legittimità delle norme contestate dal
Governo contenute nella legge regionale di stabilità 2020 e
rilancia con una serie interventi. Il Consiglio, in particolare,
nonostante il momento di grave difficoltà nazionale, si sta
attivando per apportare nuove modifiche alle parti contestate
della norma, in un'ottica di collaborazione e nel tentativo di
evitare il contenzioso istituzionale.
In particolare sul tema del "recupero dei sottotetti", che
appare centrale nella contestazione ricevuta, il Servizio
Legislativo del Consiglio ha elaborato una serie di
controdeduzioni che certificano la bontà dell'intento normativo
contro il parere negativo espresso dal Governo. Diverse sentenze
della Corte Costituzionale, infatti, hanno già "assolto" altre
Regioni da imputazioni simili facendo emergere dei principi a
cui anche l'Abruzzo si richiama. La materia trattata è oggetto
di potestà legislativa concorrente e le azioni proposte si
limitano a incentivare il recupero dei vani inutilizzati nel
rispetto della normativa urbanistica ed edilizia, senza incidere
in alcun modo sulla pianificazione territoriale o sulla
localizzazione degli interventi affidati ai piani urbanistici
comunali. Il Consiglio, alla luce della giurisprudenza
costituzionale, non intravede i vizi di legittimità
costituzionale paventati dal Governo, considerando che le
modifiche apportate alla legge regionale sull'edilizia si
limitano a prescrizioni di carattere tecnico-edilizio senza
intaccare disposizioni paesaggistiche ed ambientali dei comuni.
Ulteriori impugnative sulla norma in tema di "edilizia
pubblica" riguardano i reati per i quali è consentita
l'esclusione dai benefici abitatiti ed economici dei soggetti
condannati con sentenza passata in giudicato. Anche in questo
caso il Consiglio regionale evidenzia la difformità nel giudizio
del Governo, indicando medesime normative vigenti nelle Regioni
Lombardia, Puglia, Marche e Piemonte che però non hanno subito
impugnative di illegittimità costituzionale.
Infine, sulle "Disposizioni in materia di prevenzione e
contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo", vengono
recepite le indicazioni suggerite dal Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali che ha proposto di allargare i benefici
della norma a tutti "gli enti del terzo settore" e non solo alle
"associazioni di promozione sociale" così come originariamente
formulato. Su tutte le obiezioni fatte dal Governo il Consiglio
regionale ha elaborato atti di impegno a firma del presidente
Lorenzo Sospiri allo scopo di adeguare la normativa regionale
alle osservazioni governative.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA