"Mai come in questo momento alla luce
della pandemia di COVID19 che stiamo ancora vivendo, è importate
dare risposte per i 10 milioni di bambini e ragazzi che vivono
in Italia, soprattutto per quelli più vulnerabili che hanno
sofferto maggiormente a causa di violenza, povertà e
diseguaglianze". È questo l'appello del presidente dell'Unicef
Italia Francesco Samengo in occasione 29esimo anniversario della
ratifica da parte dell'Italia della Convezione Onu sui Diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza. Si tratta del trattato sui
diritti umani "più ratificato al mondo, che ricorre a 30 anni
dall'approvazione da parte delle Nazioni Unite della stessa
convenzione", ricorda Samengo in una nota.
"La pandemia ha aggravato - afferma il presidente dell'Unicef
Italia - la situazione della povertà minorile in Italia, che
prima dello scoppio dell'emergenza sanitaria registrava 1,2
milioni di bambini in povertà assoluta. Durante questo periodo,
i bambini hanno anche sofferto dell'isolamento sociale dal punto
di vista della salute psicofisica. Inoltre, non tutti i bambini
hanno avuto accesso a device e/o le famiglie hanno avuto la
possibilità di seguirli nella didattica a distanza, per la quale
si confermano ampie disuguaglianze regionali, che vedono il
mezzogiorno maggiormente in sofferenza". "In questo anniversario
chiediamo che i diritti dei bambini e dei ragazzi - conclude -
non rimangano sulla carta e che i bambini vengano finalmente
messi al centro di una nuova risposta per il loro futuro.
Bisogna ripensare per loro spazi e possibilità di crescita,
sviluppo e istruzione in sicurezza".
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