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'Transizione sanitaria', più digitale e territorio

'Transizione sanitaria', più digitale e territorio

Speranza a Parlamento, 'Case salute e One Health con l'ambiente'

ROMA, 22 marzo 2021, 13:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Manuela Correra) Insieme alla 'Transizione ecologica' è in arrivo anche la 'transizione sanitaria'. Sistema sanitario nazionale e assistenza cambieranno cioè volto, proiettandosi verso un forte potenziamento del digitale e della Telemedicina oltre che dei servizi sul territorio. E' l'obiettivo indicato dal ministro della Salute Roberto Speranza che, illustrando in Parlamento le linee programmatiche del ministero, ha indicato la ratio di questo passaggio alla sanità 4.0. "Far entrare l'assistenza sanitaria nel futuro digitale - ha spiegato - può consentire risparmi sul fronte dei costi pubblici e aiutarci ad affrontare l'invecchiamento della popolazione".
    Un processo di ammodernamento che prevede dunque il potenziamento della rete ospedaliera con interventi sul patrimonio edilizio e tecnologico, per superare la "vetustà strutturale delle dotazioni tecnologiche digitali ". Ma un punto cruciale sarà anche implementare l'utilizzo del fascicolo sanitario elettronico, per registrare con precisione il percorso del paziente sin dal primo momento di interazione con la rete di assistenza. Un percorso che vede già un notevole passo avanti: un anno e mezzo fa il numero di fascicoli attivati era di poco superiore ai 12 milioni, rileva Speranza, ma oggi siamo a 32 milioni. La nuova sanità farà anche tesoro della lezione derivata dall'emergenza pandemica: "Ciò che ora serve sempre di più - ha sottolineato Speranza - è una centrale di calcolo in grado di elaborare la grande quantità di dati che abbiamo per ricavarne informazioni esaustive e puntuali destinate a supportare una governance più efficace del Ssn, e soprattutto la costruzione di analisi e scenari. Questi mesi ci hanno insegnato che i modelli predittivi sono indispensabili per prendere decisioni da cui dipende la vita di tutti". Ma la nuova 'transizione sanitaria' non si declina solo nel rafforzamento della digitalizzazione: "Va avviata anche una urgente transizione verso la sostenibilità ecologica - ha affermato il ministro - una sfida imprescindibile nell'emergenza mondiale del cambiamento climatico, a maggior ragione per le strutture che si occupano di salute".
    In questa direzione, l'approccio che oggi va adottato e sul quale Speranza punta è quello cosiddetto 'one health', che lega salute, benessere, ambiente e clima. Per questo, ha rilevato, è anche necessario riallineare e rafforzare le infrastrutture inerenti all'Igiene pubblica per la risposta alle emergenze, tenendo pure presente il tema della produzione e sicurezza degli alimenti che è "strettamente connesso".
    Altro capitolo centrale è l'assistenza territoriale. In quest'ottica, secondo le linee di indirizzo, prioritario è il rafforzamento delle cure domiciliari soprattutto per i malati cronici, disabili non autosufficienti, malati affetti da patologie rare. Puntare dunque ad una medicina vicina ai cittadini sul territorio, che si concretizzerà pure in nuove Case di comunità: "Un'espressione concreta del concetto di prossimità - ha chiarito Speranza -. Saranno presidio della salute ed in grado di dare risposte alle necessità più basilari e quotidiane, come una visita medica, un ventaglio di esami come ecografie ed elettrocardiogrammi, un consulto sulla salute dei bambini, ma anche un primo supporto per le situazioni che si associano a rischi sociali e per la salute come la violenza domestica e la depressione". E si punterà parallelamente sugli ospedali di comunità, quali strutture intermedie tra l'assistenza domiciliare e l'ospedale vero e proprio. A coordinare le varie forme di offerta sul territorio, finalizzata alle risposte assistenziali non urgenti, inoltre, saranno delle centrali operative territoriali ad hoc. Nella road map di Speranza un posto primaria ha anche la ricerca: "Occorre accrescere il livello competitivo del sistema della ricerca biomedica attraverso un'adeguata politica di investimento in ricerca e innovazione e attraverso la realizzazione - ha annunciato - di un programma straordinario triennale di ricerca finalizzata su tematiche emergenti".
   

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