L'assemblea fara' il punto sull'attuazione di partenariati e progetti comuni tra le Regioni e le citta' delle tre sponde del Mediterraneo. Discutera' e adottera un rapporto sulla dimensione territoriale dell'Unione per il Mediterraneo (UpM). Analizzera' anche le nuove opportunita' di cooperazione aperte dai recenti sviluppi dell'assetto istituzionale di diversi Paesi mediterranei, impegnati in processi di regionalizzazione e una devoluzione di poteri agli enti territoriali. Alla discussione saranno presenti anche rappresentanti dei nuovi governi locali di Tunisia ed Egitto. Saranno poi esaminate e adottate altre due relazioni oltre quella realizzata dai due copresidenti Bresso e Boudra: la prima riguarda la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale nel Mediterraneo (predisposta da Asim Guzelbey - Turchia), mentre la seconda e' incentrata sul ruolo delle piccole e medie imprese nel Mediterraneo (preidposta da Fathallah Oualalou - Marocco). I rappresentati delle citta' e delle regioni Euro-Mediterranee condivideranno inoltre strategie e buone pratiche messe a punto nell'affrontare le principali sfide legate alla sostenibilita'. Sul punto saranno discusse la relazione sul rapporto tra desertificazione e cambiamenti climatici nel Mediterraneo elaborata dal Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che esporra' il suo secondo parere sul tema dopo quello reso a Bruxelles nello scorso giugno; l'altra relazione e' quella sulle energie rinnovabili nel Mediterraneo, a cura di Michel Lebrun (Vallonia). Le relazioni, destinate all'Unione per il Mediterraneo, saranno presentate al vicesegretario generale dell'UpM Lino Cardarelli, che partecipera' alla riunione.
L'obiettivo di Arlem in tema di sostenibilita' e' anche quello di estendere il Patto dei sindaci al Mediterraneo meridionale in modo che regioni e citta' dell'area possano aderire all'impegno comune di ridurre le emissioni di CO2 del 20 per cento entro il 2020. (ANSAmed)