Lo spettacolo nasce da un'esperienza di laboratorio partecipativo iniziato a gennaio e si nutre di un dialogo tra i protagonisti e alcuni testi classici del teatro greco - in particolare Troiane, Edipo a Colono, le Supplici, Ecuba. Il lamento funebre della tradizione del Sud Italia si mescola con le canzoni di speranza che vengono da terre lontane, il pianto delle esuli troiane intreccia il racconto delle vite spezzate dei rifugiati: uomini e donne provenienti da Ghana, Nigeria, Gambia, Mali, Camerun e Sierra Leone, "Il filo rosso è infatti quello dell'esilio", dice la regista Rita Mattei. "Delle loro storie abbiamo cercato di ricostruire non tanto la successione dei fatti, quando le emozioni con cui li hanno vissuti". In uno scambio con la tragedia greca, appunto, ma anche con altri che raccontano, come alcuni rifugiati siriani, le proprie storie in video. La Fondazione Città della Pace per i bambini nasce nel 2003 da un'idea di Betty Williams, premio Nobel per la Pace, con l'intento di dare accoglienza a chi fugge da guerre e persecuzioni e opera dal 2011 opera per la tutela e l'integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo. Ad oggi gestisce, sul modello dell'accoglienza diffusa nel territorio regionale, tre centri Sprar e due Cas, dando anche occupazione a quasi un centinaio di persone locali. Tra le iniziative della Fondazione per la Giornata del rifugiato, che si concludono il 30 giugno, la mostra fotografica e il video di Luisa Menazzi Moretti 'Io sono', ritratti e storie di rifugiati, presentazioni di libri e A porte aperte #WithRefugees, con visite ai progetti SPRAR ed incontri con i rifugiati e richiedenti asilo nella zona. (ANSAmed).
Giornata rifugiato: a teatro, storie di persone in viaggio
Potenza, tra iniziative 'Città della Pace' anche una mostra
Lo spettacolo nasce da un'esperienza di laboratorio partecipativo iniziato a gennaio e si nutre di un dialogo tra i protagonisti e alcuni testi classici del teatro greco - in particolare Troiane, Edipo a Colono, le Supplici, Ecuba. Il lamento funebre della tradizione del Sud Italia si mescola con le canzoni di speranza che vengono da terre lontane, il pianto delle esuli troiane intreccia il racconto delle vite spezzate dei rifugiati: uomini e donne provenienti da Ghana, Nigeria, Gambia, Mali, Camerun e Sierra Leone, "Il filo rosso è infatti quello dell'esilio", dice la regista Rita Mattei. "Delle loro storie abbiamo cercato di ricostruire non tanto la successione dei fatti, quando le emozioni con cui li hanno vissuti". In uno scambio con la tragedia greca, appunto, ma anche con altri che raccontano, come alcuni rifugiati siriani, le proprie storie in video. La Fondazione Città della Pace per i bambini nasce nel 2003 da un'idea di Betty Williams, premio Nobel per la Pace, con l'intento di dare accoglienza a chi fugge da guerre e persecuzioni e opera dal 2011 opera per la tutela e l'integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo. Ad oggi gestisce, sul modello dell'accoglienza diffusa nel territorio regionale, tre centri Sprar e due Cas, dando anche occupazione a quasi un centinaio di persone locali. Tra le iniziative della Fondazione per la Giornata del rifugiato, che si concludono il 30 giugno, la mostra fotografica e il video di Luisa Menazzi Moretti 'Io sono', ritratti e storie di rifugiati, presentazioni di libri e A porte aperte #WithRefugees, con visite ai progetti SPRAR ed incontri con i rifugiati e richiedenti asilo nella zona. (ANSAmed).