Il piano utilizza parte della dotazione finanziaria del Pac (Piano azione coesione) per un totale di 50 milioni di euro, di cui 7 o 8 milioni di euro da destinare alla formazione. Si è parlato delle opportunità offerte da questo strumento finanziario per incentivare la cooperazione euro mediterranea commerciale e industriale con i cosiddetti "Paesi focus" di questa iniziativa: Giordania, Palestina, Marocco e Tunisia. I settori presi in considerazione spaziano dalla sicurezza alimentare all'agricoltura biologica, risorse ittiche, agro industria, energie rinnovabili, risorse idriche e ambientali, farmaceutica - logistica.
"L'obiettivo di Export sud - ha proseguito Luongo - è quello di far crescere il numero delle imprese nelle 4 regioni della Convergenza che esportano nei mercati internazionali. La Campania detiene il 2,4% delle imprese e la Sicilia tra il 2 e 3% del totale nazionale. Per lavorare nell'area euromediterranea ci vogliono però esperienze e conoscenza delle lingue. Nel campo della formazione Export Sud ha elaborato il progetto pilota Ice Export Lab, uno per ogni Regione, che assicurerà l'assistenza a start up e Pmi".
La seconda parte del progetto prevede incontri bilaterali con i Paesi dell'area. I settori di interesse vanno dalle tecnologie agroalimentari in Marocco alle macchine per imballaggio e lavorazione della plastica in Turchia ai beni di prima necessità nei Territori palestinesi". (ANSAmed)