La Rete dei comuni solidali Recosol ha infatti lanciato "Io sto con Riace", una petizione sulla piattaforma Change.org a sostegno della città di Riace, piccolo comune di 1500 abitanti in provincia di Reggio Calabria, diventato negli anni famoso per i suoi progetti di accoglienza e integrazione dei migranti.
Il paese, secondo la rete, "rischia di veder morire il progetto di accoglienza, riconosciuto in tutto il mondo come esempio di solidarietà", a causa della possibile cancellazione del sostegno finanziario, che permette di realizzare i progetti di accoglienza del comune. Negli ultimi sedici anni "Riace ha saputo uscire dall'isolamento storico, diventando un vero punto di riferimento sull'accoglienza migranti", si legge nella petizione, che ha raggiunto oltre 12 mila firme. "Un borgo che si stava spopolando rinato grazie alla presenza dei migranti che hanno riportato vita". Per fare questo "sono state utilizzate formule innovative che sono diventate un modello: i "bonus" e le borse lavoro", spiega la petizione. I bonus sono "uno strumento locale per consentire ai migranti di usufruire di un potere di acquisto fra gli esercenti che hanno accettato questo sistema". Le borse di lavoro "hanno consentito di riavviare un tessuto economico e dare una risposta lavorativa a quelle famiglie di richiedenti asilo che intendevano fermarsi a Riace". Se sarà confermata, la cancellazione dei finanziamenti "di fatto sancirà la fine e la chiusura del progetto stesso". Recosol chiede "al governo italiano e al ministero dell'Interno e la Prefettura di Reggio Calabria di volere confermare il sostegno finanziario fornito all'esperienza di Riace", senza il quale "gran parte di quell'esperienza è destinata a disperdersi in breve tempo".
Il sindaco di Riace, Domenico "Mimmo" Lucano, ha detto nei giorni scorsi di sentirsi "sfiduciato, avvilito, indignato con lo Stato" e pronto a lasciare l'incarico, se il ministero dell'Interno e la Prefettura di Reggio Calabria non confermeranno il sostegno finanziario alla cittadina calabrese. Lucano, sindaco dal 2004, ha contribuito alla rinascita del paese trasformando gli immigrati in cittadini. "Con tre anni di ritardo mi è stato detto da Roma che non viene accettata la modalità di pagamento con i bonus", ha spiegato Lucano. "Se l'azzeramento dovesse essere confermato, ci sarà la chiusura dell'intero progetto".
Per il prossimo 2 settembre è atteso un incontro tra il comune di Riace e i funzionari del ministero dell'Interno. "Ma io non accetto soluzioni diverse da quelle in vigore fino ad oggi, né voglio commiserazione", ha aggiunto il sindaco. Lucano è stato inserito dalla rivista Fortune tra i 50 personaggi più influenti al mondo e nel febbraio scorso ha ricevuto il Premio per la pace a Dresda. "Scriverò al Papa - ha annunciato - chiedendogli di venire a Riace e di esserci vicino". (ANSAmed).