(ANSAmed) - CATANZARO, 10 FEB - In meno di una settimana i
finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e i
funzionari antifrode dell'Ufficio Adm di Gioia Tauro hanno
sequestrato oltre 1.300 chili di cocaina al porto di Gioia
Tauro. La droga è stata individuata in tre distinte operazioni,
coordinate dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni
Bombardieri e dall'aggiunto Gaetano Paci. Se i narcotrafficanti
avessero recuperato la cocaina, di qualità purissima, questa
sarebbe stata tagliata fino a quattro volte e avrebbe inondato
le piazze di mezza Europa fruttando un introito alla 'Ndrangheta
di circa 260 milioni di euro.
La droga è stata individuata nell'ambito dell'attività di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti condotta dai finanzieri del Comando provinciale e dai funzionari antifrode dell'Ufficio delle Dogane. I dettagli del sequestro sono ancora oggetto di indagine. La cocaina è stata trovata grazie all'ausilio di sofisticati scanner in dotazione all'Agenzia delle Dogane. La sostanza era occultata in tre container. Due di questi, carichi di caffè e carne congelata, erano partiti dal Brasile, mentre il terzo, carico di frutta esotica, era proveniente dall'Ecuador. (ANSAmed).
La droga è stata individuata nell'ambito dell'attività di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti condotta dai finanzieri del Comando provinciale e dai funzionari antifrode dell'Ufficio delle Dogane. I dettagli del sequestro sono ancora oggetto di indagine. La cocaina è stata trovata grazie all'ausilio di sofisticati scanner in dotazione all'Agenzia delle Dogane. La sostanza era occultata in tre container. Due di questi, carichi di caffè e carne congelata, erano partiti dal Brasile, mentre il terzo, carico di frutta esotica, era proveniente dall'Ecuador. (ANSAmed).