I venti importatori romeni, svizzeri e tedeschi individuati dalla Camere di commercio italiane di Monaco e Svizzera e dall'Istituto per il Commercio estero di Bucarest oggi hanno ammirato la sfilata di abiti, borse e costumi promossa da diciannove imprese napoletane. Gli incontri b2b in corso in queste ore saranno finalizzati a stringere accordi per lo scambio dei prodotti.
Per Bruno Indelicato, responsabile marketing Camera di commercio italiana per la Svizzera, ''è importante sapere che sia imprenditori tedeschi che svizzeri sono molto attenti e sensibili agli acquisti dei prodotti italiani in genere. Per quello che riguarda il comparto moda, conoscono molto bene il tessile del Sud Italia e soprattutto quello campano. L'obiettivo è sensibilizzare ancor di piu' gli operatori svizzeri e tedeschi ai prodotti napoletani e arrivare ad un business''.
Anisoara Condeescu, analista di mercato dell'Ice di Bucarest ha aggiunto: ''É risaputo che la Romania è un grosso produttore di tessile e abbigliamento. Possono andare molto bene le collaborazioni in produzione e anche quelle commerciali perché il made in Italy è molto noto e anche i rumeni amano vestirsi alla moda''.
Per il direttore di Eurosportello, Riccardo De Falco, ''i settori del tessile e abbigliamento sono trainanti per la nostra economia locale. Purtroppo come è venuto fuori anche dall'ultima relazione della Banca d'Italia dopo aver sostenuto da soli con l'export i numeri della nostra economia, nell'ultimo anno mostrano una flessione dovuta a contingenze internazionali.
Nonostante questo, abbiamo un panorama di pmi assolutamente vitali e vogliono affacciarsi ai mercati internazionali cosa che la Camera di Commercio si impegna a facilitare anche con queste manifestazioni''. (ANSAmed).