Gli interventi, finanziati con fondi ordinari della Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia per circa 900.000 euro, hanno interessato tutti gli apparati decorativi, mosaici e pitture, degli oltre 70 ambienti della Villa.
I lavori, ora conclusi, sono stati preceduti da una campagna di indagine preliminare, con tecniche avanzate come la termografia a infrarossi, il GPR (Ground Penetrating Radar), misure ad ultrasuoni, e spettroscopia Raman. Interventi di consolidamento hanno invece interessato tutti gli intonaci e i pavimenti con tessere, in cocciopesto e lavapesto. Le lacune visibili sono state completamente integrate con stuccature di sacrificio, che hanno unito esteticamente i frammenti separati e consolidato le porzioni di intonaco. La conservazione delle pitture è stato il principale obiettivo degli interventi: i restauri hanno interessato il noto ciclo di pitture che ha reso famosa la Villa dei Misteri, attraverso una tecnologia d'avanguardia di pulitura laser.
La Villa dei Misteri è stata scoperta sin dal 1909 ed è un esempio mirabile di commistione tra villa d'otium e villa rustica, appartenuta forse alla famiglia degli Istacidii, fra le più importanti della Pompei di età augustea. Il suo nome si deve agli affreschi che ornano la sala dei riti iniziatici: uno straordinario ciclo pittorico ampiamente discusso dagli studiosi, mostra un'ampia scena dominata dalla coppia divina Dioniso e Afrodite posta al centro della parete di fondo. Le scene che convergono dalle pareti laterali verso il centro si incentrano su due temi, da un lato il mondo di Dioniso e l'iniziazione ai suoi Misteri, dall'altro la preparazione della fanciulla alle nozze. La riapertura totale della Villa è stata anche l'occasione per fare il punto sul grande progetto di ristrutturazione di Pompei. "Nell'ultimo anno - ha spiegato Franceschini - grazie al forte impegno della Soprintendenza e della Direzione del Grande Progetto, l'Italia ha compiuto sforzi considerevoli. Come recentemente riconosciuto dall'Unesco, i risultati sono tangibili e significativi". A oggi su un totale di 105 milioni di euro sono stati messi a bando 98 milioni, di cui 64,4 definitivamente aggiudicati. Tre i cantieri conclusi: il restauro della Casa del Criptoportico, della Casa delle Pareti Rosse e degli apparati decorativi pittorici e pavimentali della casa di D. Octavius Quartio detta di Loreio. Tredici sono invece i cantieri attivi, dodici dei quali, riferisce la soprintentendenza, concluderanno i lavori entro il 2015.
(ANSAmed).