Dopo Spagna e Albania, il festival tunisino segna un'altra importante tappa del progetto "I Fari culturali del Mediterraneo", di cui il Teatro Bertolt Brecht è capofila, che punta sull'arte come veicolo fondamentale per una cultura di integrazione e di pace, come occasione di scambio e di crescita, che parte da Formia e si muove a livello internazionale verso altri possibili partner come Grecia e Africa. La partecipazione al Festival di teatro per ragazzi in Tunisia porta avanti l'idea ed il valore di un sorriso senza frontiere dove il teatro di strada, il teatro popolare ed i burattini hanno i bambini come interlocutori privilegiati. Da Pulcinella a Fernando fino a Giufà i personaggi del Mediterraneo raccontano le loro storie di tradizione e di pace. "Il Mediterraneo è un oceano, un continente, un globo di relazioni ed umori, porti, terre, frutti, parole, navi, zattere, musiche, maschere, costumi, danze. Un universo straordinario per diversità e cultura, religioni ed ateismo, filosofie, scienza astronomica. Tutto quello che siamo si è messo in cammino da qui. Anche noi, con la nostra carovana ci mettiamo in cammino intorno a questo splendido e maledetto mare portando la nostra arte e investendo nel nostro Festival dei Teatri d'arte Mediterranei, ad agosto alla sua XXII Edizione, come punto di incontro di culture e pensieri", afferma ad ANSAmed il direttore artistico Maurizio Stammati. (ANSAmed)
Teatro: torna in Tunisia il 'Bertolt Brecht' di Formia
Commedia dell'Arte, linguaggio universale, dal 15 al 19/3
Dopo Spagna e Albania, il festival tunisino segna un'altra importante tappa del progetto "I Fari culturali del Mediterraneo", di cui il Teatro Bertolt Brecht è capofila, che punta sull'arte come veicolo fondamentale per una cultura di integrazione e di pace, come occasione di scambio e di crescita, che parte da Formia e si muove a livello internazionale verso altri possibili partner come Grecia e Africa. La partecipazione al Festival di teatro per ragazzi in Tunisia porta avanti l'idea ed il valore di un sorriso senza frontiere dove il teatro di strada, il teatro popolare ed i burattini hanno i bambini come interlocutori privilegiati. Da Pulcinella a Fernando fino a Giufà i personaggi del Mediterraneo raccontano le loro storie di tradizione e di pace. "Il Mediterraneo è un oceano, un continente, un globo di relazioni ed umori, porti, terre, frutti, parole, navi, zattere, musiche, maschere, costumi, danze. Un universo straordinario per diversità e cultura, religioni ed ateismo, filosofie, scienza astronomica. Tutto quello che siamo si è messo in cammino da qui. Anche noi, con la nostra carovana ci mettiamo in cammino intorno a questo splendido e maledetto mare portando la nostra arte e investendo nel nostro Festival dei Teatri d'arte Mediterranei, ad agosto alla sua XXII Edizione, come punto di incontro di culture e pensieri", afferma ad ANSAmed il direttore artistico Maurizio Stammati. (ANSAmed)