(ANSAmed) - IL CAIRO, 16 MAR - Eugenio Bennato conclude
domenica al Cairo la fase nordafricana del ciclo mondiale di
concerti che si intitola "Da che Sud è Sud" e che nello scorse
settimane lo ha già portato in Marocco, Algeria e Tunisia.
All'Open Theater dell'Opera del Cairo, la capitale egiziana dove manca da dal 2004, Bennato prosegue l'estensione mediterranea del tour iniziato l'autunno scorso in grandi teatri italiani.
Inserito nel programma "Italia, Culture, Mediterraneo" del ministero degli Affari esteri italiano, dopo Rabat, Algeri, Tunisi e ora il Cairo il tour proseguirà in altri paesi del Mediterraneo, per poi approdare nel resto dell'Africa e in America Latina.
Con melodie e accordi di chitarra, Bennato affronta temi di attualità come il desiderio delle nuove generazioni di superare le frontiere imposte dalla storia del presente, di viaggiare, conoscersi, esprimere sentimenti e costruire una vita di pace e di creativa coesistenza di culture ed etnie diverse, riferisce un testo di presentazione del tour, nella cui organizzazione sono coinvolti gli Istituti Italiani di Cultura delle rispettive città.
I temi vengono affrontati con con una trasposizione musicale fatta con strumenti, timbri e voci provenienti dai "vari sud del mondo" come quella di Mohammed El Aloui che anche suona l'oud, una sorta di mandola tipica orientale.
"Le canzoni composte e proposte mi risultano, a fine lavoro, come le pagine di un diario di viaggio, un viaggio realmente effettuato in giro per il mondo, dall'America del Sud e del Nord all'Africa dei tamburi e delle carovane della disperazione e della speranza, al Mediterraneo degli scambi e delle barriere, all'Estremo Oriente del mistero e delle leggende", ha commentato Bennato nel testo. "Ogni brano ha una sua storia e una sua identità, ma tutti sono accomunati dalla presenza, accanto alla mia voce narrante, di una voce che fa risuonare la musicalità di una lingua diversa, dal francese all'inglese, dallo spagnolo al brasiliano, e certamente all'arabo dalla forte valenza ritmica ed evocativa dei movimenti del presente", ha aggiunto l'artista che nel 1969 fondò la Nuova Compagnia di Canto Popolare e che questa settimana compie 71 anni.
Sul palco c'é un gruppo di sei elementi che, impegnati con strumenti sia acustici che elettronici, si alternano con entrate e uscite di scena a seconda dei brani e momenti di recitazione, di danza e di interventi corali. Le nuove composizioni cantautoriali di Bennato, con frequenti citazioni in francese o in vari dialetti del sud, si alternano a ritmi che hanno dimostrato di coinvolgere il pubblico spingendo a ballare ai piedi del palco.
L'artefice del progetto "Musicanova" e del movimento "Taranta Power" anche al Cairo proporrà uno spettacolo che lega l'energia del concerto con la forza espressiva dell'azione teatrale, riferisce la presentazione.
Ideato all'interno di un impianto scenico definito "asciutto e funzionale, insieme a suggestivi effetti di luce", lo spettacolo "è un'alchimia che trasporta il pubblico dentro un'atmosfera magica e carica di emozioni", viene aggiunto.
(ANSAmed).
All'Open Theater dell'Opera del Cairo, la capitale egiziana dove manca da dal 2004, Bennato prosegue l'estensione mediterranea del tour iniziato l'autunno scorso in grandi teatri italiani.
Inserito nel programma "Italia, Culture, Mediterraneo" del ministero degli Affari esteri italiano, dopo Rabat, Algeri, Tunisi e ora il Cairo il tour proseguirà in altri paesi del Mediterraneo, per poi approdare nel resto dell'Africa e in America Latina.
Con melodie e accordi di chitarra, Bennato affronta temi di attualità come il desiderio delle nuove generazioni di superare le frontiere imposte dalla storia del presente, di viaggiare, conoscersi, esprimere sentimenti e costruire una vita di pace e di creativa coesistenza di culture ed etnie diverse, riferisce un testo di presentazione del tour, nella cui organizzazione sono coinvolti gli Istituti Italiani di Cultura delle rispettive città.
I temi vengono affrontati con con una trasposizione musicale fatta con strumenti, timbri e voci provenienti dai "vari sud del mondo" come quella di Mohammed El Aloui che anche suona l'oud, una sorta di mandola tipica orientale.
"Le canzoni composte e proposte mi risultano, a fine lavoro, come le pagine di un diario di viaggio, un viaggio realmente effettuato in giro per il mondo, dall'America del Sud e del Nord all'Africa dei tamburi e delle carovane della disperazione e della speranza, al Mediterraneo degli scambi e delle barriere, all'Estremo Oriente del mistero e delle leggende", ha commentato Bennato nel testo. "Ogni brano ha una sua storia e una sua identità, ma tutti sono accomunati dalla presenza, accanto alla mia voce narrante, di una voce che fa risuonare la musicalità di una lingua diversa, dal francese all'inglese, dallo spagnolo al brasiliano, e certamente all'arabo dalla forte valenza ritmica ed evocativa dei movimenti del presente", ha aggiunto l'artista che nel 1969 fondò la Nuova Compagnia di Canto Popolare e che questa settimana compie 71 anni.
Sul palco c'é un gruppo di sei elementi che, impegnati con strumenti sia acustici che elettronici, si alternano con entrate e uscite di scena a seconda dei brani e momenti di recitazione, di danza e di interventi corali. Le nuove composizioni cantautoriali di Bennato, con frequenti citazioni in francese o in vari dialetti del sud, si alternano a ritmi che hanno dimostrato di coinvolgere il pubblico spingendo a ballare ai piedi del palco.
L'artefice del progetto "Musicanova" e del movimento "Taranta Power" anche al Cairo proporrà uno spettacolo che lega l'energia del concerto con la forza espressiva dell'azione teatrale, riferisce la presentazione.
Ideato all'interno di un impianto scenico definito "asciutto e funzionale, insieme a suggestivi effetti di luce", lo spettacolo "è un'alchimia che trasporta il pubblico dentro un'atmosfera magica e carica di emozioni", viene aggiunto.
(ANSAmed).
