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Med: Tria, sviluppo è in Africa ma Paesi Ue si fanno guerra

Boom demografico, serve formazione e integrazione mercato lavoro

17 settembre, 16:47

(di Francesco Tedesco).

(ANSAmed) - NAPOLI, 17 SET - "Il processo di disgregazione europea non viene dall'Italia, ma dal rifiuto di molti Paesi europei a collocare le ragioni dello stare insieme in una comune strategia di crescita non solo europea, ma all'interno di una collocazione geopolitica ed economica". Così il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha analizzato la situazione nell'area mediterranea al convegno 'Mutamenti climatici, crisi socio economiche e (in)sicurezza alimentare: un Mediterraneo in transizione', organizzato a Napoli dall'Istituto di Studi sulle società del Mediterraneo del Cnr. "I Paesi europei - ha spiegato Tria - continuano a farsi la guerra tra loro nello scacchiere del Mediterraneo e non riescono a concepire una visione d'insieme. In più i Paesi del nord Europa non hanno capito che lo sviluppo futuro è in Africa, non certo nel Baltico". Il ministro ha analizzato lo scenario, sottolineando che: "Nella parte sud del Mediterraneo negli ultimi 20 anni la popolazione è aumentata del 75%, ci sono quindi 70 milioni di abitanti in più: questo ha aumentato la difficoltà nella capacità di assorbimento della forza lavoro giovane e con istruzione crescente, evidenziando la necessità di regolare i flussi migratori e governare il processo di integrazione del mercato del lavoro. Sembra strano dirlo in un momento in cui si parla di frenare le migrazioni, ma l'integrazione del mercato del lavoro è necessaria". Per realizzarla, però, servono politiche mirate: "I Paesi Med - ha spiegato il ministro - richiedono personale umano con una formazione integrabile tra sponda sud e Europa e serve poi una tutela per i lavoratori che decidono di spendere una parte della propria vita in Europa, tornando poi nei Paesi di origine e non riescono a recuperare contributi previdenziali. Pensare di regolare i conti delle future pensioni lucrando sulle badanti non mi pare un approccio volto a risolvere i veri problemi".

(ANSAmed).

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