(ANSAmed) - NAPOLI, 15 mar - Drammaturgia dal Libano, dalla
Siria, dalla Francia, dalla Spagna. E' un ampio sguardo
sull'arte e la cultura del Mediterraneo quello che verrà
proposto dal Napoli Teatro Festival Italia, in programma dall'8
giugno al 14 luglio in diverse sedi di Napoli e della Campania.
La sezione internazionale della rassegna, diretta da Ruggero
Cappuccio, propone 29 spettacoli di grande qualità a cominciare
dal teatro indipendente libanese di Issam Bou Khaled, che porta
in scena a Napoli lo spettacolo "Carnivorus", dopo una fortunata
tournée europea. In prima assoluta, arriva in Italia, anche
"Sous un ciel bas", di Wael Ali, scrittore e regista siriano
classe 1979, che presenta al Napoli Teatro Festival uno
spettacolo di teatro documentario, in cui emergono due percorsi,
due registri, l'intimo e il politico, che mettono in dialogo una
moltitudine di sguardi e temporalità convergenti verso uno
stesso oggetto: un territorio sempre in fuga, visto attraverso
lo sguardo di un uomo diviso tra perdita del passato e vita
presente.
Dedicato ancora alle nuove visioni della scena artistica
post-migratoria, è "Chroniques d'une ville qu'on croit
connaître" di Wael Kadour, drammaturgo e regista siriano oggi
rifugiato in Francia, che racconta la storia vera di una donna
suicidatasi a Damasco nel 2011, mettendo in luce la violenza
intrinseca a un sistema politico, economico, religioso,
instaurato e perpetuato da decenni. Ancora dalla Francia, arriva
a Napoli, dopo la rivelazione al Festival di Avignone 2015,
"Finir en beauté" di Mohamed El Khatib, artista francese di
origini marocchine, ideatore del collettivo Zarlib, luogo di
incontro e ricerca di performer, danzatori, cineasti, musicisti
di formazione e orizzonti diversi. Dalla Spagna arriva a Napoli
la proposta del Teatro de los Sentidos, compagnia fondata dal
poeta del teatro contemporaneo Enrique Vargas, che presenta
"Reneixer" (Rinascere), un lavoro che conduce il pubblico a
vivere e partecipare a un'esperienza tattile, gustativa,
uditiva, sensoriale, intorno al mondo simbolico del vino.
Per la prima volta a Napoli, l'eclettica artista francese
Phia Ménard, fondatrice della compagnia Non Nova, presenta la
sua nuova performance "Contes Immoraux, Parte 1: Maison mère",
che ispirandosi alla casa di Atena, il Partenone, che proteggeva
il tesoro della città, immagina una casa di protezione per
l'Europa e costruisce un "Villaggio Marshall" a dimensioni
reali, in cartone. E alle migrazioni del passato guarda "Les
Italiens", di Massimo Furlan, che racconta, in prima italiana, i
mille volti della migrazione degli italiani in Svizzera
attraverso aneddoti di vita vera che i protagonisti snocciolano
uno dopo l'altro dal palcoscenico. (ANSAmed).