(ANSAmed) - Napoli, 23 set - "E' presto per dire se ci sia un
cambiamento del clima in Italia con il nuovo governo. Per ora
notiamo un maggiore livello di rispetto etico nelle discussioni,
rispetto alle volgari offese del governo precedente". Lo afferma
Riccardo Gatti, comandante della nave Open Arms, che si trova al
largo di Napoli. Il comandante della nave della Ong è in città
per partecipare alla giornata di studio "Politiche di migrazione
e asilo, sfide e prospettive", organizzata dall'Università
Orientale di Napoli.
"I rappresentanti delle istituzioni - spiega Gatti - sembrano
più rispettosi dopo mesi in cui erano stati sdoganati discorsi
volgari e pretestuosi. Non posso ancora dire che l'atteggiamento
del governo sia maggiormente dialogante nei nostri confronti,
vedremo. Oggi intanto c'è il summit a Malta, ma abbiamo
assistito ancora alla vergognosa attesa in mare della Ocean
Viking. Io da anni faccio questo lavoro e ho visto il degrado
che si è accentuato, purtroppo sono ancora un po' restio a dirmi
fiducioso".
La Open Arms è a Napoli e "attraccheremo a breve in porto -
spiega Gatti - per organizzare la nuova missione in una città
che ci accoglie e ci rappresenta per l'atteggiamento che ha nei
confronti della dignità umana. Napoli è un esempio, come altre
città europee tra cui Barcellona, Berlino, Palermo, di rispetto
della dignità umana. Anche se i discorsi di odio negli ultimi
due anni sembra che abbiano avuto il sopravvento nell'opinione
pubblica, noi abbiamo la dimostrazione che non è così, infatti
lavoriamo solo con le donazioni private che ci arrivano e
sappiamo che sono in tanti coloro che magari fanno poco rumore
ma sostengono le nostre missioni".
Gatti sottolinea l'importanza della giornata di studi
accademici: "Negli ultimi anni - ha detto - siamo stati sotto
l'attacco indiscriminato delle fake news, abbiamo assistito a
una narrazione della realtà totalmente fuorviante, ma intanto
diverse università si sono messe ad analizzare le migrazioni ma
anche la posizione delle Ong, visto che si è sempre detto che
siamo un fattore di attrazione dell'immigrazione. Invece è stato
dimostrato che non c'è alcuna connessione tra noi e le partenze.
L'università è una piattaforma da cui partono evidenti dati
capillari e scientifici che si possono portare all'attenzione
della politica anche se spesso l'ascolto di quello che emerge è
difficile, viene messo da parte da politiche degli ultimi anni,
ma fa emergere come il panorama non ha niente a che fare con
l'emergenza". (ANSAmed).