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Medico legale racconta i morti senza nome nel Mediterraneo

'Naufraghi senza volto' presentato a Napoli da Cristina Cattaneo

03 ottobre, 12:03

NAPOLIT - Il tentativo di dare un nome alle vittime dei viaggi della speranza dall'Africa verso l'Europa, persone dimenticate da tutti, corpi che, più eloquenti dei vivi, testimoniano la violenza e la disperazione del nostro tempo. E' questa l'idea alla base di 'Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo' (Raffaello Cortina Editore), il libro scritto da Cristina Cattaneo, medico legale che proprio attraverso il suo vissuto professionale racconta l'esperienza dei morti senza nome che sbarcano sulle coste italiane. Il libro verrà presentato alla fondazione Foqus a Napoli sabato 5 ottobre, in un dialogo tra l'autrice e lo scrittore e sceneggiatore Maurizio Braucci in un incontro curato da Casba Società Cooperativa, nell'ambito della sesta edizione della rassegna 'Ricomincio dai Libri'. Professoressa ordinaria di Medicina Legale presso l'Università degli Studi di Milano e direttrice del laboratorio LABANOF, Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense, Cristina Cattaneo è attualmente coinvolta nell'identificazione dei migranti morti in mare, in particolare nei naufragi di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e del 18 aprile 2015. Una missione che l'ha portata a lavorare sul corpo di un ragazzo con in tasca un sacchetto di terra del suo Paese, l'Eritrea o di un altro, proveniente dal Ghana, con addosso una tessera della biblioteca, o ancora sui resti di un bambino che veste ancora un giubbotto la cui cucitura interna cela la pagella scolastica scritta in arabo e in francese. Sono solo alcuni esempi di un'emergenza umanitaria di persone che attraversano il Mediterraneo ha restituito alle spiagge europee decine di migliaia di cadaveri, oltre la metà dei quali non sono mai stati identificati, una realtà raccontata appunto attraverso il vissuto di un medico legale. Nell'ambito di Ricomincio dai Libri, venerdì 4 e sabato 5 ottobre Casba propone anche due passeggiate interculturali di Migrantour Napoli, create e condotte da cittadini di origine straniera, per leggere, passo dopo passo e attraverso i luoghi, una straordinaria Napoli da sempre multiculturale. (ANSAmed).

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