L'esplorazione durata 3 anni ha portato alla scoperta di più di 60 relitti storici. La nave, lunga circa 23 mt, documentata grazie a un sottomarino a comando remoto (ROV, remotely operated vehicle) dotato di telecamere, appare simile alle navi mercantili raffigurate su antichi vasi greci. Un piccolo frammento del relitto è stato estratto e analizzato con il metodo del radiocarbonio, risultando risalente al V sec. a.C., epoca in cui le città-stato greche intrattenevano frequenti rapporti commerciali fra il Mediterraneo e le loro colonie lungo la costa del Mar Nero.
La spedizione bulgara ha battuto gli altri quattro candidati: a Saqqara, in Egitto, a sud del Cairo un antico laboratorio di mummificazione; nel Deserto Nero, in Giordania, il pane più antico del mondo; l'iscrizione e le dimore di pregio scoperte a Pompei; la scoperta in Svizzera della più antica mano in metallo trovata in Europa. La scelta della scoperta premiata è stata fatta dalla giuria composta da Archeo, la prima testata archeologica italiana, in collaborazione con le testate internazionali tradizionali media partner della Borsa: Antike Welt (Germania), Archéologia (Francia), Archaologie der Schweiz ( Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d'Archéologie (Francia). Il Premio sarà consegnato a Jonathan Adams, Responsabile del Black Sea Maritime Archaeology Project (MAP), venerdì 15 novembre alla presenza di Fayrouz, archeologa e figlia di Khaled al-Asaad, in occasione della XXII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Lo "Special Award", il Premio alla scoperta con il maggior consenso sulla pagina Facebook della BMTA, è assegnato al "pane più antico del mondo" ritrovato nel Deserto Nero della Giordania da un gruppo di ricercatori delle Università di Copenaghen, di Cambridge e University College di Londra: si tratta di una focaccia di pane azzimo carbonizzata di circa 14mila anni. (ANSAmed).