Il Friuli Venezia Giulia, ha ricordato la presidente, ricopre il ruolo di coordinamento fra le Regioni italiane sul tema delle infrastrutture e dei trasporti. "Proprio da questo punto di vista - ha osservato - la macroarea adriatico-ionica detiene un vantaggio competitivo come piattaforma logistica di collegamento tra i mercati europei e quelli asiatici, considerato che i porti dell'Adriatico possono offrire cinque giorni di vantaggio rispetto a quelli del Nord Europa nel trasferimento delle merci".
Il Piano di azione della strategia adriatico-ionica, che interessa un'area di quasi 70 milioni di abitanti, prevede quattro "pilastri": Crescita blu, Connettere la Regione, Qualità ambientale, Turismo sostenibile.
"Nell'attuazione della strategia - ha sottolineato Debora Serracchiani - occorrerà soprattutto porre attenzione al tema del coordinamento degli investimenti, in modo da ottenere un 'effetto netwok', un effetto moltiplicatore sull'intera filiera del ciclo produttivo. Un sapiente utilizzo dei fondi pubblici permetterà inoltre di colmare i differenziali di sviluppo".
Particolarmente importante, secondo la presidente, sarà valorizzare il patrimonio di conoscenze e di eccellenze dell'area, facendo tesoro delle buone pratiche. "In Friuli Venezia Giulia - ha ricordato Serracchiani - sono già in fase avanzata modelli di collaborazione secondo una logica di rete fra Università, centri di ricerca, imprese e autorità pubbliche focalizzati sulla ricerca scientifica applicata, sul trasferimento tecnologico e sul manifatturiero". (ANSAmed).