Secondo la procura, il sindaco negli ultimi mesi avrebbe contattato un testimone incitandolo a cambiare la deposizione che lo incolpava di malversazioni e a firmare un documento con il quale si sosterebbe falsamente che molte opere d'arte trovate nelle sue case non sarebbero di sua proprietà bensì di una fondazione umanitaria che le avrebbe solamente depositato da lui come custode. In questo modo Bandic avrebbe tentato di coprire l'origine di tali opere di alto valore. Bandic è stato immediatamente trasferito nel carcere preventivo di Zagabria, dove l'anno scorso, subito dopo l'arresto ad ottobre, aveva già trascorso un mese. Se la decisione diventerà definitiva, ovvero se il ricorso dei suoi legali verrà respinto, a Bandic saranno presi anche i due milioni di euro che aveva depositato come cauzione, la più alta mai decisa in Croazia. Bandic, uno degli uomini più potenti e controversi della scena politica croata, è sospettato di aver danneggiato la capitale per quasi tre milioni di euro assegnando in modo illecito la concessione per la rimozione di rifiuti a una società privata, senza rispettare tutte le procedure richieste, e favorendo un imprenditore a lui vicino. È sotto inchiesta anche per altri due casi minori. Nei giorni scorsi il sindaco ha lasciato intendere che potrebbe dimettersi, forzando così le elezioni anticipate a Zagabria, ma per ricandidarsi con un nuovo partito in via di formazione che porterà il suo nome. I sondaggi mostrano però che per la prima volta dal 2000, quando divenne sindaco, prima come esponente del Partito socialdemocratico e poi da indipendente, il sindaco potrebbe non riottenere la fiducia dei cittadini di Zagabria. (ANSAmed).
Croazia: corruzione, sindaco Zagabria torna in carcere
Milan Bandic tra politici piu' potenti e controversi
Secondo la procura, il sindaco negli ultimi mesi avrebbe contattato un testimone incitandolo a cambiare la deposizione che lo incolpava di malversazioni e a firmare un documento con il quale si sosterebbe falsamente che molte opere d'arte trovate nelle sue case non sarebbero di sua proprietà bensì di una fondazione umanitaria che le avrebbe solamente depositato da lui come custode. In questo modo Bandic avrebbe tentato di coprire l'origine di tali opere di alto valore. Bandic è stato immediatamente trasferito nel carcere preventivo di Zagabria, dove l'anno scorso, subito dopo l'arresto ad ottobre, aveva già trascorso un mese. Se la decisione diventerà definitiva, ovvero se il ricorso dei suoi legali verrà respinto, a Bandic saranno presi anche i due milioni di euro che aveva depositato come cauzione, la più alta mai decisa in Croazia. Bandic, uno degli uomini più potenti e controversi della scena politica croata, è sospettato di aver danneggiato la capitale per quasi tre milioni di euro assegnando in modo illecito la concessione per la rimozione di rifiuti a una società privata, senza rispettare tutte le procedure richieste, e favorendo un imprenditore a lui vicino. È sotto inchiesta anche per altri due casi minori. Nei giorni scorsi il sindaco ha lasciato intendere che potrebbe dimettersi, forzando così le elezioni anticipate a Zagabria, ma per ricandidarsi con un nuovo partito in via di formazione che porterà il suo nome. I sondaggi mostrano però che per la prima volta dal 2000, quando divenne sindaco, prima come esponente del Partito socialdemocratico e poi da indipendente, il sindaco potrebbe non riottenere la fiducia dei cittadini di Zagabria. (ANSAmed).