PORT SAID (EGITTO) - "Non smetteremo di cercare i criminali che hanno fatto questo" per consegnarli "all'autorità giudiziaria": lo ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, parlando del caso di Giulio Regeni alla cerimonia di avvio della produzione del maxi giacimento di gas egiziano "Zohr" a Port Said. Al-Sisi ha sostenuto che il crimine è stato commesso "per rovinare i rapporti con l'Italia".
Il giovane ricercatore friulano è stato ucciso "per danneggiare l'Egitto", ha insistito il presidente egiziano parlando alla cerimonia di inaugurazione del giacimento scoperto dell'Eni. "Non smetteremo mai", ha detto ancora Al-Sisi riferendosi alla ricerca dei "criminali che hanno fatto questo".
Una ricerca che viene condotta anche "per la famiglia", ha detto il presidente, esprimendo le proprie "condoglianze".