Un festival numero 20 che pur compattato nei giorni del suo svolgimento (4-11 luglio) "per motivi di budget" ha sottolineato Vocca, si presenta a questa ventesima edizione con numeri di rilievo: 83 tra lungometraggi, cortometraggi e documentari; 50 anteprime nazionali; 35 paesi rappresentati, 17 ospiti internazionali. Il tutto articolato in tre categorie di concorso, più altre sei sezioni tra cui Med20-Omaggi e le Perle-Vetrina Italia. E proprio l'Italia è il paese ospite del 2014, che vedrà riconosciuto il premio alla carriera a Mario Martone e al collega francese Paul Vecchiali. Il premio Koinè andrà invece a padre Giovanni La Manna presidente del centro Astalli, per riconoscere l'impegno a favore di migranti e rifugiati.
A presiedere la giuria del premio principale, 'Amore e Psiche', la scrittrice Dacia Maraini, che ha ricordato come i suoi 'padri culturali' vengano da tutta Europa, da Eschilo a Virgilio, da Mozart a Pasolini, e come la cultura sia l'antidoto alle tendenze nazionaliste, grette e ostili che sembrano emergere tra gli europei: "La cultura è la sola via, perchè dove c'è la cultura non c'è la guerra", ha spiegato durante la presentazione presso la rappresentanza della Commissione e del Parlamento europei a Roma. Oltre a padre La Manna, sono intervenuti il sottosegretario del ministero per i Beni e gli Affari Culturali Francesca Barracciu e l'ambasciatore di Grecia in Italia, Themistoklis Demiris, a sottolineare il passaggio della presidenza dalla Grecia all'Italia, ma anche la valenza politica di parole d'ordine del festival come dialogo, conoscenza reciproca, raccontarsi tra un Paese e l'altro.
La cerimonia d'apertura del MedFilm Festival si terrà il 4 luglio al museo Maxxi di Roma, con la proiezione di Factory Girl, coproduzione tra Egitto e Emirati diretto da Mohamed Khan, che interverrà. Il programma, un viaggio in lungo e largo tra paesi con molto in comune e molto di squisitamente nazionale, promette di narrare agli spettatori, come sempre, una delle regioni più affascinanti e culturalmente ricche del pianeta. Dal Marocco (presente con, tra gli altri, 'En attendant Pasolini' di Daoud Aoulad-Syad), al Libano (con Stable Unstable di Mahmoud Hojeiji), e poi spingendosi verso nord fino la Romania, Germania e persino Irlanda.
Chiusura l'11, sempre al Maxxi, con il francese Eastern Boys di Robin Campillo. Il programma dettagliato, con le sale e gli orari, si trova su www.medfilmfestival.org. (ANSAmed).