(ANSAmed) - ROMA, 6 OTT - Dopo il successo di "Coup Fatal",
spettacolo in collaborazione con Alain Platel, l'8 ottobre il
compositore e sassofonista belga Fabizio Cassol torna a
Romaeuropa festival per presentare in prima italiana "Alefba" un
vero e proprio concerto 'transculturale' con 11 straordinari
musicisti dalla Turchia, dall'Egitto, dalla Siria, dagli Stati
Uniti e dal Belgio.
Se Coup Fatal era dedicato alla musica centroafricana - in
particolare del Congo - in un elettrizzante cortocircuito con il
barocco di Händel e Bach, con Alefba Cassol realizza un sogno
antico: inventare un alfabeto per esprimersi insieme, ognuno
nella propria lingua, e comprendersi.
Cassol adora le avventure interculturali, dove la musica è il
tramite di scambi tra le persone e quindi tra le culture. Non a
caso Alef e Ba sono due lettere dell'alfabeto arabo: 'A' e 'B' e
rappresentano una diversità, un contrasto che può risolversi o
restare conflittuale, così nel concerto creato insieme insieme
al suo ensemble Aka moon, ognuno dei musicisti parla la propria
musica, attento e partecipe a quanto arriva dagli altri.
Sul palco oltre allo stesso Cassol, gli egiziani Mustafa Saïd
e Sheikh Ehab Younes, il turco Misirli Ahmet,e i siriani Khaled
Aljaramani e Fawaz Bakerche, che nel progetto riveste il ruolo
di consigliere artistico. Ed ancora il franco-ivoriano Magic
Malik, lo statunitense di origine irachena Amir el Saffar, e due
belgi Tcha Limberger e Emmanuel Baily.
Strumenti tradizionali, come l'oud, il flauto, le
percussioni, il violino, il sassofono, sono affiancati da una
sezione ritmica formata da basso, chitarra elettrica e batteria
per produrre una miscela esplosiva di inflessioni
arabo-africane, jazz, zigane, funky che si fondono in un'unica
grande perorazione, dove svettano i falsetti maschili, le
poliritmie, l'improvvisazione e squarci di polifonia vocale.
(ANSAmed).