Ma la traduzione in italiano del Talmud supera l'ambito ebraico "e si rivolge a tutta la cultura italiana", ha detto Gattegna nel corso della presentazione. Per il presidente Ucei, "il Talmud gode di un primato, quello di aver resistito da secoli al fuoco degli innumerevoli roghi nei quali è stato gettato". "A molti - ha proseguito - viene spontaneo domandare perché si attribuisca tanta importanza al Talmud e che cosa sia il Talmud. Potrebbe deludere qualcuno e potrebbe esaltare qualcun altro apprendere che il Talmud contiene la registrazione di discussioni, delle quali alcune affrontano argomenti di carattere teologico, altre di carattere civile, sociale, umano e di organizzazione della vita quotidiana. Ma non è solo questo, perché il Talmud, dopo la distruzione del Tempio e l'inizio della Diaspora, è stato considerato ed è diventato una specie di tempio immateriale e invisibile che ha accompagnato e non ha mai abbandonato gli ebrei durante le loro peregrinazioni". Per il rabbino capo della comunità ebraica romana Riccardo Di Segni, l'uscita del primo volume della traduzione italiana del Talmud ha "un alto valore simbolico". Rav Di Segni ha ricordato come a poca distanza dall'Accademia di Lincei si svolsero nei secoli fondamentali attività di studio sul Talmud della storica comunità ebraica capitolina, ma anche i roghi che bruciarono il testo che è al cuore dell'ebraismo. "Questi due eventi lontani nel tempo ma vicini nello spazio, sono una testimonianza dell'importanza e della centralità del Talmud nella vita ebraica italiana e dell'interesse del mondo esterno nei suoi confronti, purtroppo - nella maggior parte dei casi- nefasto e persecutorio". Ma oggi "dopo le persecuzioni dei secoli scorsi e la tragedia della shoà si comprende che queste pagine fanno parte della storia italiana e sono necessarie alla crescita della sua società che deve essere aperta al confronto".
(ANSAmed).