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A Napoli nasce Consulta immigrati: partecipiamo a vita città

Accoglienza ma anche vita quotidiana e idee per multiculturalità

01 marzo, 18:44

(ANSAmed) - NAPOLI, 1 MAR - "Parliamo da anni con il Comune, da quando c'è l'amministrazione de Magistris: c'è molta disponibilità ad incontrare le associazioni che rappresentano gli immigrati, e ora è arrivato il momento di formalizzare questo e avere una rappresentanza riconosciuta, che comprenda tutte le comunità, non solo alcuni gruppi". A parlare è Jomahe Solis, arrivata a Napoli dall'Ecuador vent'anni fa e che farà parte della Consulta degli Immigrati, un organo formalmente istituito dal Comune di Napoli come soggetto politico che propone idee e partecipa alla vita amministrativa della città. Un'idea che Napoli ha portato avanti con pazienza da due anni, da quando, ricorda l'assessore al welfare Roberta Gaeta, sono stati istituiti "i tavoli tecnici tra cui quello sull'immigrazione, coinvolgendo le comunità di immigrati che vivono qui. Ora con questo organo parteciperanno in maniera reale e concreta alle scelte per la città". Alla consulta parteciperanno i rappresentanti delle diverse comunità di stranieri che vivono a Napoli, e che provengono da Marocco, Tunisia, Senegal, Cina, Ucraina, Sri Lanka, Russia. La Consulta sarà il primo passo per un'ulteriore rappresentanza politica che il Comune di Napoli sta preparando: il consigliere comunale immigrato, che non avrà diritto di voto, ma parteciperà alle sedute del parlamentino cittadino. "Sono quasi commossa - spiega Tatiana Pompuleva, presidente dell'associazione Bella Russia che riunisce tutti gli immigrati a Napoli dai Paesi dell'ex Unione Sovietica -. Io sono bielorussa, ma abbiamo iscritti da 15 Paesi. Oggi c'è questa consulta e ce ne prendiamo un po' di merito, perché abbiamo sempre chiesto di fare qualcosa per unire gli immigrati ed essere protagonisti del nostro vivere a Napoli. Non vogliamo solo le associazioni di italiani che fanno qualcosa per noi, ma vogliamo impegnarci per noi stessi e per la città, così diamo il nostro contributo".

Un contributo importante in un periodo in cui in Italia soffia il vento dell'intolleranza e del razzismo. "Abbiamo deciso di presentare l'istituzione della Consulta degli immigrati prima del voto delle elezioni politiche per dare un segnale alla politica nazionale. Napoli ancora una volta si schiera per i diritti mentre molti altri scappano davanti a diritti come lo Ius soli'', ha sottolineato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che da sempre è schierato contro i Centri di accoglienza straordinaria (Cas). "Servono invece - ha aggiunto- politiche di integrazione. La ricchezza di Napoli è stata da sempre la contaminazione di culture e religioni".

E se la città vuole davvero essere multiculturale deve ascoltare anche le idee degli immigrati, idee che arriveranno da questa consulta: "In un momento storico - spiega l'assessore Gaeta - in cui si parla di violenza, odio, razzismo verso chi viene percepito, erroneamente, come diverso e pericoloso. Io vado sempre al porto quando ci sono sbarchi di immigrati e vi assicuro che non sbarcano terroristi, ma persone disperate che fuggono insieme ai loro figli rischiando la vita".

La Consulta si focalizzerà sull'accoglienza ma soprattutto sulla vita quotidiana degli immigrati e sulle loro proposte per rendere Napoli davvero multiculturale, perché gli immigrati a Napoli "vogliono contribuire al cambiamento partecipando attivamente alla vita della città", conclude Gaeta. (ANSAmed).

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