Il diritto tunisino in tema di eguaglianza di genere "è un ottimo arsenale" di strumenti giuridici nel confronto con il resto del mondo arabo, ha detto Asma. Ma le donne, ha aggiunto, non possono più accettare che fra loro e gli uomini la divisione dell'eredità non sia equa. E' un tema scottante per i Paesi a maggioranza musulmana, in quanto il principio che la donna abbia diritto a meno di quanto eredita un uomo prende origine dal Corano. E il solo fatto di poter porre la questione nello spazio pubblico è una vittoria in sé stessa per la Tunisia, come dichiarato alla stampa locale Bochra Belhaj Hmida, deputata e presidente della Commissione per le libertà individuali. Ma il campo d'azione di Asma Kaouech e della sua Ong va oltre i diritti delle donne - in una società come quella tunisina che resta, nonostante le leggi, profondamente conservatrice - per estendersi a quelli dei giovani ("a otto anni dalla rivoluzione sono ancora esclusi" dalla sfera politica, dice) e della gente che vive in regioni e contesti marginali. E la fanno, lei e i suoi compagni di Fanni Raghman Anni - racconta Asma - con eventi legati all'arte, al teatro, all'animazione di strada e occasioni di partecipazione interattiva. Creando per esempio spazi culturali in quelle realtà dove i giovani non hanno nulla se non la scuola; o affrontando con il teatro la questione del reclutamento da parte dei jihadisti dell'Isis e degli islamisti radicali - "nel 2014 la nostra sede è stata attaccata fisicamente da jihadisti, per il nostro lavoro per le donne"). Oltre che ad essere stata selezionata come Sacharov Fellow dal Parlamento europeo, Asma ha ricevuto diversi premi fra cui il Premio Takreem 2016 delle eccellenze del mondo arabo.
A parlare con lei oggi anche le giornaliste Valentina Parasecolo e Alessia Gizzi, e la vice direttrice della Fondazione Vigamus (Video Game Museum) Micaela Romanini. Punto di partenza del dibattito il fatto che, in Europa, solo il 9% degli sviluppatori, il 19% dei capi nei settori comunicazione e il 20% dei laureati in Informatica e nuove tecnologie sono donne. E le cose non vanno molto meglio nel settore dei media. Aperta anche, alla Casa del cinema fino al 6 aprile, una mostra fotografica per i 30 anni del premio Sacharov, dedicata ai "difensori delle nostre libertà". (ANSAmed).