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Diritti umani: Asma Kaouech, battaglia continua in Tunisia

Attivista e Sacharow Fellow,pari eredità donne e diritti esclusi

09 marzo, 17:10

(di Luciana Borsatti) (ANSA) - ROMA, 9 MAR - Ha cominciato con Facebook insieme ai tanti che hanno dato vita alla rivoluzione del 2011 e continua a lavorare per la difesa della democrazia e la conquista dei diritti delle donne, dei giovani e della comunità marginali in Tunisia. E' Asma Kaouech, consulente legale, attivista della società civile e Sacharov Fellow che da anni utilizza, insieme alla sua ong Fanni Raghamn Anni, approcci alternativi basati sull'arte e la cultura per difendere i diritti umani, soprattutto nelle regioni sfavorite. E prevenire e contrastare le derive dell'estremismo violento diffuso nel pur miracoloso esempio rappresentato dalla Tunisia tra tante 'primavere arabe' finite male. Oggi Asma era a Roma per partecipare a un incontro organizzato dall'Ufficio del Parlamento europeo in Italia sul tema 'Donne, media e tecnologie' nell'era digitale. Ma domani sarà di nuovo a Tunisi, per partecipare alla manifestazione nazionale convocata per rivendicare l'eguaglianza tra i due sessi nel diritto umanitario, la nuova frontiera della battaglia delle donne tunisine per i propri diritti - diritti già conquistati sul piano normativo, dal divieto della poligamia alla recente legge contro la violenza anche domestica, ma che non si devono mai dare per scontati nella realtà.

Il diritto tunisino in tema di eguaglianza di genere "è un ottimo arsenale" di strumenti giuridici nel confronto con il resto del mondo arabo, ha detto Asma. Ma le donne, ha aggiunto, non possono più accettare che fra loro e gli uomini la divisione dell'eredità non sia equa. E' un tema scottante per i Paesi a maggioranza musulmana, in quanto il principio che la donna abbia diritto a meno di quanto eredita un uomo prende origine dal Corano. E il solo fatto di poter porre la questione nello spazio pubblico è una vittoria in sé stessa per la Tunisia, come dichiarato alla stampa locale Bochra Belhaj Hmida, deputata e presidente della Commissione per le libertà individuali. Ma il campo d'azione di Asma Kaouech e della sua Ong va oltre i diritti delle donne - in una società come quella tunisina che resta, nonostante le leggi, profondamente conservatrice - per estendersi a quelli dei giovani ("a otto anni dalla rivoluzione sono ancora esclusi" dalla sfera politica, dice) e della gente che vive in regioni e contesti marginali. E la fanno, lei e i suoi compagni di Fanni Raghman Anni - racconta Asma - con eventi legati all'arte, al teatro, all'animazione di strada e occasioni di partecipazione interattiva. Creando per esempio spazi culturali in quelle realtà dove i giovani non hanno nulla se non la scuola; o affrontando con il teatro la questione del reclutamento da parte dei jihadisti dell'Isis e degli islamisti radicali - "nel 2014 la nostra sede è stata attaccata fisicamente da jihadisti, per il nostro lavoro per le donne"). Oltre che ad essere stata selezionata come Sacharov Fellow dal Parlamento europeo, Asma ha ricevuto diversi premi fra cui il Premio Takreem 2016 delle eccellenze del mondo arabo.

A parlare con lei oggi anche le giornaliste Valentina Parasecolo e Alessia Gizzi, e la vice direttrice della Fondazione Vigamus (Video Game Museum) Micaela Romanini. Punto di partenza del dibattito il fatto che, in Europa, solo il 9% degli sviluppatori, il 19% dei capi nei settori comunicazione e il 20% dei laureati in Informatica e nuove tecnologie sono donne. E le cose non vanno molto meglio nel settore dei media. Aperta anche, alla Casa del cinema fino al 6 aprile, una mostra fotografica per i 30 anni del premio Sacharov, dedicata ai "difensori delle nostre libertà". (ANSAmed).

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