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Viminale, su Sea Watch garantita sicurezza sanitaria

'Migranti sottoposti a procedure isolamento elaborate da Salute'

25 giugno, 12:25

(ANSAmed) - ROMA, 25 GIU - Il ministero dell'Interno italiano ha sottolineato che per quanto riguarda i migranti della Sea Watch in quarantena sul traghetto Moby Zaza, dove sono stati rilevati 28 casi di coronavirus, sono state adottate procedure che garantiscono la piena tutela della sicurezza sanitaria del Paese.

ROMA - "Le procedure adottate per i migranti sbarcati dalla nave Sea Watch e accolti per la quarantena obbligatoria a bordo del traghetto Moby Zaza, ancorato nella rada di Porto Empedocle, garantiscono la piena tutela della sicurezza sanitaria del Paese". Lo ha dichiarato il ministero dell'Interno italiano, sulla vicenda dei 28 stranieri risultati positivi sulla nave dove stanno trascorrendo un periodo di quarantena dopo essere stati salvati da Sea Watch. Il ministero ha precisato che "tutti i migranti sono stati sottoposti fin dal loro arrivo alle procedure previste dalle linee guida sul sistema di isolamento protetto elaborate dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute".

Le misure illustrate dal ministero In particolare, segnalano le fonti del ministero, "per l'intero periodo di quarantena, sono state adottate misure di isolamento totale per i singoli, con la garanzia del mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale sempre e comunque. I pazienti confermati e sospetti per il Covid-19 sono stati alloggiati in ponti isolati della nave: come previsto dalle linee guida, è stata istituita a bordo una 'zona rossa' in cui il personale può accedere unicamente con dispositivi di protezione individuali completi". Per tutti gli altri migranti, proseguono, è attivo un servizio di sorveglianza che prevede uno screening individuale due volte al giorno per la ricerca di eventuali sintomi, con particolare attenzione a quelli respiratori. Al termine del periodo di quarantena obbligatoria, tutti i migranti verranno sottoposti ad un ultimo accurato screening per garantire la piena tutela della salute pubblica al momento dello sbarco.

Tamponi all'equipaggio di Sea Watch Dalla Sea Watch fanno sapere di aver richiesto un secondo tampone per l'equipaggio, che già si era sottoposto al test prima della partenza, con esito negativo. "Le persone soccorse hanno trascorso ore, talvolta giorni, ammassate in imbarcazioni fatiscenti. Quasi tutte provengono da periodi di confinamento o detenzione in massa in condizioni disumane in Libia, dove, secondo un comunicato diffuso da International Rescue Committee, i contagi di Covid-19 sono raddoppiati nelle ultime due settimane", ha spiegato Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch, il cui equipaggio - a bordo della nave - resta in rada davanti Porto Empedocle. "Siamo coscienti di operare in un contesto pandemico e ci siamo preparati per mesi per sviluppare e adattare le relative procedure sanitarie, non possiamo però sottrarci al dovere, che dovrebbe essere dei governi europei e non della società civile, di soccorrere queste persone e portarle in salvo", ha aggiunto. Sulla nave-quarantena "Moby Zazà" - dove finora non si erano registrati casi di Covid-19 - erano già in sorveglianza sanitaria altri 47 migranti giunti a Lampedusa con precedenti sbarchi, anche loro sottoposti al tampone. Il gruppo si trova in un'area diversa rispetto a quella dove erano stati collocati i 210 soccorsi nei giorni scorsi. "La nave è chiusa, blindata", rassicura il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. "Le criticità - spiega - vanno affrontate e adeguatamente risolte".

(Picture shows the ship 'Moby Zaza'. PHOTO/Moby Press Office).

(ANSA).

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