ROMA - In Grecia più di 11.000 beneficiari di protezione internazionale, di cui molti estremamente vulnerabili, rischiano di essere allontanati dai loro alloggi ed esclusi dai sussidi decisi dal governo greco, finendo così a vivere in strada senza rifugio, supporto, né adeguate cure mediche. Lo segnala Medici Senza Frontiere (Msf), sottolineando che tra loro c'è anche una una paziente di Msf deceduta a giugno per arresto cardiaco poco dopo aver saputo che avrebbe perso la casa, si legge in un comunicato.
"Pazienti vengono abbandonati" "Abbiamo pazienti in gravi condizioni che vengono abbandonati, mentre donne in fase avanzata di gravidanza dormono a Victoria Square, nel centro di Atene" afferma Marine Berthet, coordinatrice medica di Msf in Grecia. "Nel mezzo di una pandemia globale, i governi dovrebbero proteggere le persone ad alto rischio di contrarre il Covid-19, non gettarle in strada lasciandole senza protezione, riparo o accesso alle cure mediche".
Appello ad Atene e all'Ue per soluzioni abitative Per supportare le centinaia di rifugiati che dormono nelle strade di Atene, Msf sta trasferendo chi ha maggiore urgenza di cure mediche nel proprio centro ambulatoriale nella capitale greca, ma i bisogni più elementari delle persone restano scoperti. L'organizzazione chiede quindi urgentemente al governo greco, all'Ue e a tutte le organizzazioni coinvolte nella fornitura di alloggi, a trovare soluzioni abitative immediate per tutti i rifugiati che oggi dormono nelle strade di Atene e di fermare gli sfratti fino a quando tutte le barriere amministrative che ostacolano l'integrazione e l'accesso alle cure mediche siano state rimosse. (ANSA)..