(ANSAmed) - GENOVA, 22 APR - "L'hanno trattato come un immigrato clandestino, invece è un sociologo tunisino che avevamo invitato ufficialmente a nostre spese all'Università di Genova per un progetto europeo per promuovere la democrazia in Nord Africa. Ho inoltrato protesta formale all'ambasciatore italiano a Tunisi e ai ministri italiani degli Esteri e dell'Università, i funzionari dell'ambasciata italiana in Tunisia in sostanza gli hanno impedito di partecipare ad un seminario che favorisce e consolida le giovani democrazie che stanno crescendo nel Mediterraneo sulle sponde africane". E' il commento del rettore dell'ateneo genovese Paolo Comanducci sul caso di Safouane Trabelsi, giovane sociologo tunisino, sul quale è stata presentata anche un'interrogazione alla camera.
"Al dottor Trabelsi è stato negato il visto perché il volo che avevamo già prenotato e pagato da Tunisi prevedeva uno scalo a Parigi prima di raggiungere Genova - spiega Comanducci - I funzionari del Governo italiano in Tunisia poco prima della partenza hanno chiesto al sociologo anche documenti sullo stipendio del padre e altri documenti burocratici che di fatto hanno ostacolato e impedito al ricercatore di arrivare in tempo utile a Genova per partecipare al seminario del progetto europeo Alyssa, che favorisce la cooperazione accademica tra atenei europei e tunisini". Il laboratorio di sociologia visuale dell'Università di Genova sta lavorando in Tunisia a un docu-film sulla Primavera Araba. (ANSAmed).