Tre incontri, ospitati al Palazzo Ducale di Genova, in cui ragazze e ragazzi di origini diverse, dall'Italia al Senegal e dal Maghreb all'Albania, discutono tra loro e con il pubblico, sui temi a loro più cari, cercando di chiarire le modalità attraverso le quali si sviluppa il rapporto tra l'appartenenza religiosa e la definizione di una nuova identità civile. Nella prima tavola rotonda (il 4 maggio prossimo) sarà affrontata la questione del rapporto generazionale con i genitori e con le famiglie in generale, musulmane o non musulmane, focalizzando l'attenzione sulle pratiche del quotidiano, a casa, nelle moschee e nel tessuto sociale della città. Il secondo incontro (il 24 maggio) sarà dedicato interamente alla questione femminile a partire dalle esperienze personali della scelta del velo islamico come espressione di un diritto. Si parlerà anche di emancipazione e discriminazione delle donne, in Italia e in Europa, per passare poi al loro ruolo all'interno della Umma, comunità musulmana, e allo sviluppo di un pensiero femminista islamico. La terza serata (il 3 giugno) si concentrerà sul rapporto tra sfera spirituale e civile, nella duplice dimensione esistenziale individuale e collettiva delle stanze religiose, della laicità e della cittadinanza.
Il ciclo di incontri è promosso da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura in collaborazione con Il Secolo XIX nell'ambito del progetto ''Moschee aperte''. (ANSAmed).