"Crescere sui mercati internazionali per sconfiggere la crisi con un'azione promossa da Ambasciata, UniCredit - prima banca nel Paese - e Sace è stato dunque possibile. Le aziende italiane pronte a seguire le orme del gruppo bresciano sono numerose. Ma per fare più business in Bosnia occorre maggiore semplificazione, trasparenza, certezza del diritto. In una parola: serve piu' 'Europa'. E' una sfida che la Bosnia non puo' perdere", ha affermato Corrias.
All'inaugurazione del nuovo impianto di Metalleghe, aperta dal presidente dell'azienda Guido Dusi, hanno presenziato il presidente della Republika Srpska Milorad Dodik, il primo ministro Zeljka Cvjianovic e il sindaco di Mrkonijc Grad Divna Anicic.
L'investimento di Metalleghe - a 10 anni dallo sbarco del gruppo bresciano in Bosnia - rappresenta una riuscita azione di Sistema, in linea con la politica di internazionalizzazione delle nostre aziende e della diplomazia della crescita sostenuta dal ministro degli Esteri Federica Mogherini, ha proseguito l'ambasciatore. L'operazione, ha ricordato, segue il lancio, su impulso dell'Ambasciata a Sarajevo, dell'Italian Desk di Unicredit (un servizio "ad hoc" in lingua italiana offerto alle nostre aziende interessate ad investire nel Paese) alla Fiera Internazionale di Mostar lo scorso 8 aprile.
Il Gruppo Metalleghe - leader nella produzione e commercializzazione di materiali di silicio metallico e ferroleghe - opera in Bosnia-Erzegovina dal 2004 tramite l'acquisizione dell'azienda siderurgica BSI d.o.o. di Jajce (cittadina nella Federazione croato-musulmana del Paese). In Bosnia impiega oggi 300 persone - altre 300 saranno assunte nel nuovo impianto di Mrkonijc Grad - e produce circa 20.000 tonnellate di prodotto l'anno, principalmente destinate al mercato europeo.(ANSAmed).