(ANSAmed) - MILANO, 25 NOV - Già affermato a livello
internazionale, l'artista turco Servet Kocyigit tiene la sua
prima mostra personale italiana dal 27 novembre al 7 febbraio
nelle Officine dell'Immagine di Milano. Kocyigit (Kaman, 1971)
si è sempre distinto nel suo impegno per l'affermazione della
libertà nel suo Paese. "E' stato proprio attraverso l'arte - ha
affermato - che ho capito cosa fosse davvero la libertà". La sua
generazione si trovò ben presto a subire, con il colpo di Stato
del 1980, una rigida censura, che obbligava a credere in una
verità imposta ed indiscussa.
La mostra milanese si apre con 'Truth' (Verità) del 2011, una sequenza di tre fotografie di giornalisti e cameramen che cercano invano di incontrare un misterioso personaggio, simbolo del potere. "Doc" (2008) è invece il titolo di una fotografia scattata sulle rive del fiume Tigri, a simbolo del valore dell'acqua: un valore materiale, ma anche profondamente culturale. Oltre a fotografie, Kocyigit espone anche installazioni. "Sometimes" è una striscia di stoffa su cui è cucita a mano la frase: "Qualche volta controllo il frigorifero dieci volte per vedere se è davvero chiuso". L'artista vuole fare risaltare ironicamente il contrasto fra il gesto compulsivo di controllare ripetutamente il frigorifero con la pazienza occorrente per scrivere la frase con il cucito. La rassegna si chiude con le installazioni "99 years" e "Orbit", realizzate appositamente per questa mostra e che tendono a riflessioni su eterni problemi dell'uomo, quali la creazione del mondo e la dimensione del tempo.(ANSAmed).
La mostra milanese si apre con 'Truth' (Verità) del 2011, una sequenza di tre fotografie di giornalisti e cameramen che cercano invano di incontrare un misterioso personaggio, simbolo del potere. "Doc" (2008) è invece il titolo di una fotografia scattata sulle rive del fiume Tigri, a simbolo del valore dell'acqua: un valore materiale, ma anche profondamente culturale. Oltre a fotografie, Kocyigit espone anche installazioni. "Sometimes" è una striscia di stoffa su cui è cucita a mano la frase: "Qualche volta controllo il frigorifero dieci volte per vedere se è davvero chiuso". L'artista vuole fare risaltare ironicamente il contrasto fra il gesto compulsivo di controllare ripetutamente il frigorifero con la pazienza occorrente per scrivere la frase con il cucito. La rassegna si chiude con le installazioni "99 years" e "Orbit", realizzate appositamente per questa mostra e che tendono a riflessioni su eterni problemi dell'uomo, quali la creazione del mondo e la dimensione del tempo.(ANSAmed).
