"Molti degli artisti in mostra - spiega Sara Raza, Curatrice della Guggenheim UBS MAP, Medio Oriente e Nord Africa - mettono in dubbio la capacità delle "verità" oggettive di cogliere in maniera adeguata le realtà sociali del nostro mondo.
Nascondendole fra storie inventate e immagini fantastiche, le loro opere veicolano idee che sfidano le prospettive apertamente politicizzate e stereotipate sulla regione e sulla sua storia, idee che potremmo definire "contrabbando concettuale". Gli artisti esplorano anche "l'architettura e il ruolo dei monumenti come strumenti ideologici del potere, evocando storie del periodo coloniale e la risonanza sempre più profonda della globalizzazione". (ANSAmed).