Nel corso della campagna di scavo 2014, sono stati effettuati voli e riprese dall'alto sui siti di Hadrianopolis, Antigonea, Jercuzat, Frashtan e sul Castello di Argirocastro. Grazie al progetto "Adriatico" finanziato dalla Regione Marche, l'utilizzo dei droni ha consentito di creare modelli 3d dei siti e ortofoto che saranno utilizzate per lo studio e la gestione della Carta archeologica della Valle del Drino e per la realizzazione del Piano di protezione civile dei beni culturali della Valle. I dati permetteranno, inoltre, l'elaborazione della nuova cartografia delle aree, di aggiornate planimetrie archeologiche e del piano. Al workshop sono intervenuti il ministro della Cultura albanese Mirela Kumbaro, l'ambasciatore italiano in Albania Massimo Gaiani, rappresentanti della Regione Marche e della Regione di Gjirokaster, dell'Istituto di archeologia albanese, delle Università di Macerata e Camerino.
"Questo progetto rende evidenti i risultati che si possono raggiungere grazie all'incontro tra nuove tecnologie e saperi umanistici - commenta il rettore di Unimc Luigi Lacchè - e l'importanza fondamentale dell'internazionalizzazione per ogni processo di innovazione: è quello che noi chiamiamo l'Umanesimo che innova". Il workshop, organizzato dall'Università di Macerata, dal Museo storico nazionale di Tirana e dall'Istituto italiano di cultura di Tirana, con il sostegno della Regione Marche, ha permesso di condividere con gli esperti locali i risultati ottenuti nel 2014. "Il nostro obiettivo - spiega Perna - era quello di diffondere le potenzialità offerte da queste tecnologie a tutti gli esperti e professionisti della ricerca scientifica, della gestione e della valorizzazione dei beni culturali, della pianificazione e dei lavori pubblici. Lo scopo è creare una rete di operatori e istituzioni culturali fra Albania e Italia che condividano esperienze e buone prassi".
(ANSA).