Zerguine ha detto che gli investitori, compresa Sonatrach, non hanno ritenuto utile, al momento, impegnarsi nell'opera che, a regime, dovrebbe fare arrivare in Italia otto miliardi di metri cubi di gas.
Zerguine ha poi aggiunto che la decisione di ritardare la decisione di abbracciare il progetto deriva dai contrasti relativi alle ''formule del prezzo'' che, ha spiegato, gli altri soci ''vogliono imporre al suo gruppo''.
''Possiamo impegnarci - ha detto - se abbiamo dei contratti chiusi, le quantita' dedicate (a questa canalizzazione, ndr) sono li''', auspicando che cessino le pressioni sui prezzi.
I contrasti sarebbero legati soprattutto al meccanismo di indicizzazione dei prezzi in base alle quotazioni del petronio che da parte algerina non viene considerata praticabile.
''Pensiamo - ha detto ancora Zerguine - che non dobbiamo investire senza che tali investimenti non siano garantiti e protetti''.
Nella societa' del progetto del gasdotto Galsi - in cui sono coinvolte Eni ed Edison - Sonatrach detiene il 41,6 per cento.
(ANSAmed).