Richiamando la missione della regione Sardegna a Tunisi, nel marzo 2016, in rappresentanza della Conferenza italiana delle Regioni e delle Province Autonome e la presentazione del programma di cooperazione euromediterraneo ENI CBC Med 2014-2020, di cui la Sardegna è Autorità di Gestione, il presidente della Regione ha poi aggiunto: "i progetti di cooperazione hanno senso nella misura in cui possono crescere e ci aiutano a crescere. Sardegna e Tunisia hanno ampie opportunità di collaborare in maniera efficace e contro ogni chiusura, per ricevere vantaggi reciproci".
All'incontro erano presenti l'assessore agli Affari Generali Filippo Spanu, insieme a dirigenti e funzionari dell'amministrazione regionale che seguono direttamente il programma, Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis, Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente del Consorzio promozione attività universitarie Sulcis-Iglesiente (Ausi), partner del progetto.
La delegazione è impegnata, sino al prossimo 4 maggio, in una serie di incontri istituzionali e visite presso diverse cooperative e aziende sarde con sede nel Sulcis-Iglesiente e operanti principalmente nel settore agricolo e nell'ambito dell'agroalimentare, per un proficuo trasferimento di informazioni ed esperienze. La visita rientra nel progetto Partenariati di cooperazione decentrata in materia di sviluppo locale innovativo basato sull'economia sociale e solidale in Tunisia che coinvolge la Regione Sardegna e il Governatorato di Jendouba.
"Da questo progetto - ha sottolineato l'assessore Spanu - scaturisce un utilissimo scambio di esperienze nella tessitura, nell'apicoltura e nell'agroalimentare di qualità. Stiamo ragionando insieme sulle prospettive di sviluppo dei nostri territori e l'intervento rappresenta un modello e una base per dare ulteriore slancio ai rapporti tra Sardegna e Tunisia. Tutto questo nella consapevolezza che per affrontare i cambiamenti epocali che investono il continente africano e porre un argine al fenomeno delle migrazioni è fondamentale intensificare i rapporti che generano positive ricadute nei territori".(ANSAmed).