E in una nota segnala la situazione di grave crisi che si sta determinando sull'isola a causa dei continui sbarchi, destinati ad aumentare. "Nella giornata di venerdì sono arrivate nell'isola più di mille persone salvate dai mezzi della Capitaneria di Porto. Tra loro, tantissimi bambini, anche neonati, e persone bisognose di cure mediche e assistenza.
Altre 400 persone circa (tra cui molti minori) si trovano presso il Centro di Prima Accoglienza e Soccorso dell'isola da giorni.
Attraverso ponti aerei, tra domenica e stamattina tutti i bambini non accompagnati che erano presenti presso il Centro di accoglienza (circa 50) sono stati trasferiti. Rimangono una decina di piccoli, ma accompagnati; e altri 50 minori ma tra i 16 e i 17 anni, che verranno trasferiti nei prossimi giorni.
Poiché il CPSA di Lampedusa è ancora formalmente chiuso, a causa del protrarsi di lavori di ristrutturazione, l'accoglienza è gestita in modo emergenziale, a partire dalle strutture di base (igiene, cibo, vestiario). Inoltre, non è garantita la presenza permanente e strutturata nell'isola degli operatori delle organizzazioni e associazioni deputate alla prima accoglienza e assistenza".
Nell'appello, che il Cnf fa proprio, il presidio degli avvocati ribadisce il proprio pieno sostegno e aiuto per tutti gli aspetti giuridici correlati. L'Avvocatura italiana esprime dolore e cordoglio per la continua perdita di vite umane e invita a studiare tutte le soluzioni -immediate e a regime - per interrompere questa drammatica e insostenibile situazione.
(ANSAmed).