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Italia-Tunisia: progetto HI.L.F.Trad certifica 1mo formaggio

Risultati progetto Enpi CBC Med presentati al Siamap di Tunisi

26 ottobre, 09:38

(ANSAmed) - TUNISI, 26 OTT - La prima certificazione di un prodotto di origine animale in Tunisia, il formaggio italo-tunisino di Beja. I risultati del progetto di cooperazione transfrontaliera, ''Italia-Tunisia'' 2007-2013, Hi.L.F.Trad.

(Hilal siculo-tunisino della Filiera lattiero- casearia tradizionale attraverso le nuove tecnologie) saranno presentati il 29 ottobre al Siamap, Salone Internazionale dell'Agricoltura, delle Macchine Agricole e della Pesca, di Tunisi. Il progetto si è basato sull'idea che i formaggi tradizionali sono legati al territorio di origine dal quale traggono caratteristiche peculiari definite ''fattori di biodiversità'', spiega ad ANSAmed la Responsabile del progetto, Stefania Carpino del CoRFiLaC, che prosegue affermando che sono i fattori legati alla terra, al clima, al latte crudo, al pascolo, all'allevamento e agli aspetti storico-culturali che distinguono la zona di produzione. Per queste ragioni, un formaggio tradizionale può quindi diventare vettore di conoscenza del luogo e della sua cultura, un mezzo di interazione tra la filiera produttiva ed i consumatori. ''Hi.L.F.Trad. ha spiegato Sergio Campanella del GalEloro, si è posto l'obiettivo generale di creare una rete di conoscenze tra il mondo della ricerca e gli attori del settore lattiero-caseario, al fine di ottenere uno scambio reciproco di competenze e tecnologie nell'area transfrontaliera interessata fornire degli strumenti e dei servizi agli attori della filiera lattiero-casearia, con l'obiettivo finale della certificazione del primo prodotto di origine animale in Tunisia''. Creare una rete di conoscenze tra mondo della ricerca e attori del settore lattiero-caseario al fine di ottenere uno scambio reciproco di competenze e tecnologie nell'area transfrontaliera interessata, promuovere i formaggi tunisini che diventano così ''marchio'' del territorio da cui provengono, elaborare una strategia comune volta ad sistema di produzione di qualità che sia in grado di impiegare le nuove tecnologie pur riuscendo a conservare i fattori di biodiversità. Questi gli obiettivi del progetto europeo Enpi CBC Med di cooperazione transfrontaliera coordinato dal Consorzio per la Ricerca sulla Filiera Lattiero Casearia (CoRFiLaC) di Ragusa, insieme al Gruppo di Azione locale Eloro di Siracusa, all'Institut National Agronomique de Tunisie (INAT), Direction Générale de la Production Agricole (DGPA) di Tunisi e dal Groupement de développement agricole (GDA) di Beja, giunto al suo termine. Il Consorzio Ricerca Filiera Lattiero-Casearia di Ragusa si impegna ora a diffondere i risultati raggiunti al fine di condividere il progetto e nello stesso tempo garantire maggiori ricadute territoriali con l'auspicio di nuove potenziali collaborazioni ed occasioni di cooperazione transfrontaliera. (ANSAmed)
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