Imago Mundi ha coinvolto, in modo volontario e senza fini di lucro, artisti affermati ed emergenti di tanti diversi Paesi, che hanno realizzato ciascuno un'opera con l'unico vincolo del formato. La collezione, sotto l'egida della Fondazione Benetton, non ha intenti commerciali ma si propone di riunire le diversità del nostro mondo in nome della comune esperienza artistica, per realizzare una ''catalogazione'' - delle poetiche come delle opere - diversa da quella consueta, museale o di mercato che sia. L'obiettivo principale è costruire e portare nel futuro una mappa visiva delle culture umane, promuovendo gli artisti attraverso le esposizioni, i cataloghi e la piattaforma www.imagomundiart.com. Imago Mundi ha scelto quindi di dedicare il nuovo tassello del suo percorso espositivo al Mare Nostrum, dove "nostro" aspira a essere espressione di appartenenza da parte di tutte le nazioni che condividono questo mare culla delle civiltà occidentali: dal Medio Oriente, con la Palestina e Israele, la Siria e il Libano, alle coste dell'Africa, toccando Egitto, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco, fino a percorrere l'Europa dall'estremo Ovest del Portogallo alla Grecia e alla Turchia passando per Spagna, Francia e Italia con i focus su Campania e Sicilia, per risalire infine percorrendo l'Albania, il Montenegro, la Croazia e la Slovenia. La mostra offre uno spaccato contemporaneo inedito e originale sul mare di mezzo: quasi 3500 tele di altrettanti artisti rappresentati nelle 21 collezioni esplorano collettivamente nuove rotte in questo mare che negli ultimi decenni è diventato pure barriera, sinonimo di tragedia, disperazione e morte. (ANSAmed)
A Palermo le "Rotte Mediterranee" di Imago Mundi
Opere artisti da 19 paesi per ritratto di un mare e le sue genti
Imago Mundi ha coinvolto, in modo volontario e senza fini di lucro, artisti affermati ed emergenti di tanti diversi Paesi, che hanno realizzato ciascuno un'opera con l'unico vincolo del formato. La collezione, sotto l'egida della Fondazione Benetton, non ha intenti commerciali ma si propone di riunire le diversità del nostro mondo in nome della comune esperienza artistica, per realizzare una ''catalogazione'' - delle poetiche come delle opere - diversa da quella consueta, museale o di mercato che sia. L'obiettivo principale è costruire e portare nel futuro una mappa visiva delle culture umane, promuovendo gli artisti attraverso le esposizioni, i cataloghi e la piattaforma www.imagomundiart.com. Imago Mundi ha scelto quindi di dedicare il nuovo tassello del suo percorso espositivo al Mare Nostrum, dove "nostro" aspira a essere espressione di appartenenza da parte di tutte le nazioni che condividono questo mare culla delle civiltà occidentali: dal Medio Oriente, con la Palestina e Israele, la Siria e il Libano, alle coste dell'Africa, toccando Egitto, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco, fino a percorrere l'Europa dall'estremo Ovest del Portogallo alla Grecia e alla Turchia passando per Spagna, Francia e Italia con i focus su Campania e Sicilia, per risalire infine percorrendo l'Albania, il Montenegro, la Croazia e la Slovenia. La mostra offre uno spaccato contemporaneo inedito e originale sul mare di mezzo: quasi 3500 tele di altrettanti artisti rappresentati nelle 21 collezioni esplorano collettivamente nuove rotte in questo mare che negli ultimi decenni è diventato pure barriera, sinonimo di tragedia, disperazione e morte. (ANSAmed)