(ANSAmed) - CASTELVETRANO (TRAPANI), 1 AGO - "Oggi con la
raccolta dei grani antichi seminati all'interno del parco
archeologico di Selinunte raggiungiamo il duplice obiettivo di
studiare gli aspetti dell'archeologia del gusto e di valorizzare
il sito".
Lo ha detto Bernardo Agrò, direttore del parco archeologico
di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria in 10 ettari sul quale,
con il coordinamento del consorzio "Gian Pietro Ballatore", che
fa capo all'assessorato regionale all'Agricoltura per il secondo
anno sono stati seminati e raccolti cereali delle varietà
perciasacchi, tumminia, bidi e hammurabi e legumi come
lenticchie e ceci.
Di importante occasione di rilancio sia per il parco
archeologico di Selinunte, sia delle Cave di Cusa, che
dell'intero territorio dell'hinterland hanno parlato i sindaci
di Partanna, Nicolò Catania, e Campobello di Mazara, Giuseppe
Castiglione. "Bisogna insistere su queste attività di promozione
delle attività culturali e dei beni monumentali e del buon cibo,
in particolare quello autoctono" ha rilevato Catania, mentre per
Castiglione "con il nuovo direttore Bernardo Agrò si sta
iniziando un percorso di valorizzazione delle Cave di Cusa di
cui, sulla scia di quanto fatto dal professore Sebastiano Tusa,
vanno approfonditi gli studi". L'archeologa Linda Adorno e
l'etnoantropologo Antonino Frenda hanno parlato dell'importanza
della coltivazione del grano e della sua raccolta, oggi
effettuata con la trebbiatrice, dal punto di vista mitologico,
storico e popolare.