(ANSAmed) - FIRENZE, 14 APR - Storie, drammi, dolori, ma anche
gioie, speranze di adulti, bambini, militari, ribelli e
manifestanti dei Paesi travolti dai conflitti armati o dalle
proteste delle popolazioni arabe. Fotogrammi che cristallizzano
momenti e emozioni, realizzati dalla giovane fotoreporter
americana Kate Brooks, in dieci anni di reportage. "In the light
of darkness", è questo il titolo della mostra che oggi
pomeriggio alle 18.00 sara' inaugurata alla Tethys Gallery di
Firenze, nell'ambito del Middle East Now, la rassegna
cinematografica dedicata al Medio Oriente in corso fino al 16
aprile prossimo. Trenta scatti in anteprima italiana, per
raccontare un viaggio autobiografico, iniziato a soli 23 anni,
subito dopo l'11 settembre, e che ha portato la Brooks in quasi
tutti i contesti piu' difficili del Medio Oriente.
Dall'Afghanistan all'Iraq, dal Libano all'Iran, dall'Arabia
Saudita allo Yemen, fino a piazza Tahrir, al Cairo, Bengasi e
Tobruk, in Libia.
Dopo dieci anni, racconta la fotoreporter, "sono anche stanca di
seguire la guerra, ma il Medio Oriente è una zona cosi' critica
che non penso riusciro' a mollare tanto facilmente". Attualmente
vive a Istanbul, in Turchia, ma a breve si trasferira' a Beirut.
E in questa mostra, che ripropone alcuni scatti contenuti anche
nel libro dallo stesso titolo uscito nel 2011, c'è anche tanto
Libano: Tripoli, Sidone, il campo profughi palestinesi di Ein el
Hilwa, e naturalmente la capitale. Un luogo magico, sostiene la
fotografa i cui servizi sono stati pubblicati da Time, Newsweek,
Wall Street Journal, GQ, New Yorker e tante altre importanti
testate internazionali. (ANSAmed).