(ANSAmed) - ROMA, 18 MAG - Grazie al sostegno italiano ha
riaperto a Gerusalemme il Museo della tradizione e della cultura
palestinese. La cerimonia di inaugurazione è avvenuta ieri sera,
presso Dar al-Tifl al-Arabi (la "casa del fanciullo arabo",
storica istituzione culturale palestinese e sede del museo),
davanti a un nutrito parterre di autorità palestinesi, tra cui
spiccava il Primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese,
Salam Fayyad,
Il Consolato d'Italia a Gerusalemme e la Provincia di Pisa sono
stati sponsor del progetto - durato due anni e costato in tutto
circa 400mila euro -, organizzando corsi di formazione e
riqualificazione del personale del museo, in particolare nei
settori del restauro di tessuti, documenti, gioielli.
«Quest'iniziativa - spiegano dal Consolato - si pone l'obiettivo
di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e l'identità
palestinese, recuperandola attraverso l'esposizione di gioielli
antichi, preziosi vestiti tradizionali, utensili domestici e da
lavoro, rimasti finora chiusi nei magazzini dell'istituto».
L'assessore alla Cooperazione della Provincia di Pisa, Silvia
Pagnin, ha invece ipotizzato «la possibilità di organizzare in
Italia mostre temporanee di una parte delle collezioni
appartenenti al museo». (ANSAmed).