(ANSAmed) - TUNISI, 14 GEN - Le città di Firenze e Tunisi
hanno firmato un patto di cooperazione in vari settori. Lo hanno
sottoscritto oggi a Tunisi i sindaci Dario Nardella e Seifallah
Lasram. ''Le parti - si legge nel patto, che avrà una durata di
quattro anni - incoraggeranno la cooperazione tra musei ed i
teatri delle due città e le attività di produzione culturale
come ad esempio l'organizzazione di festival, incontri e
mostre''. L'accordo prevede impegni a collaborare nell'ambito
della ''gestione e riassetto urbano'', della ''valorizzazione
del patrimonio, la gestione dei rischi e della mobilità''. Sarà
promossa anche ''l'organizzazione di incontri, fiere e mostre
specializzate in ambito locale''. ''È la prima volta che Firenze
e Tunisi intraprendono una collaborazione strutturata - ha
rilevato Nardella -, che parte dal supporto della nostra città
alla redazione della prima legge tunisina sulle autonomie locali
prevista dalla nuova Costituzione democratica nata dalla
rivoluzione del 2010. In questo modo Firenze contribuirà al
lavoro che l'Italia sta svolgendo per esportare in Tunisia la
propria esperienza democratica''. Si legge in un comunicato del
Comune di Frenze che il sindaco, anche nella sua veste di
coordinatore Anci delle Città metropolitane, ha assicurato al
collega Seifallah Lasram il supporto dell'Associazione nazionale
dei Comuni italiani e di esperti delle Università di Siena e
Firenze, che hanno già avviato la collaborazione con l'Assemblea
parlamentare tunisina. ''Abbiamo inoltre stabilito - ha aggiunto
Nardella - l'avvio di un programma di iniziative e progetti per
la tutela e la valorizzazione dei siti Unesco del patrimonio
universale delle rispettive città: il centro storico e le Ville
medicee per Firenze e la Medina e Cartagine per Tunisi, alle
quali ho fatto visita oggi''. Nel corso della giornata il
sindaco Nardella ha incontrato anche l'ambasciatore italiano
Raimondo De Cardona e il professor Fadhel Moussa, membro
dell'Assemblea costituente tunisina e tra i promotori del
processo di democratizzazione che è valso il premio Nobel per la
pace al quartetto tunisino. (ANSAmed)