(di Tommaso Galligani)
(ANSAmed) - FIRENZE, 8 MAR - Basta con i "privilegi"
dell'accesso "per pochi" al Corridoio vasariano, suggestivo (ed
esclusivo) passaggio mediceo che unisce, nel cuore di Firenze,
la Galleria degli Uffizi a Palazzo Pitti correndo sopra il Ponte
Vecchio: il collegamento storico, da molto tempo chiuso
all'ordinario pubblico dei due musei e visitabile solo
saltuariamente tramite tour operator per piccoli gruppi con
tempi di attesa molto lunghi e biglietti di prezzo non inferiore
ai 45 euro, potrebbe presto aprirsi grazie ad piano
'democratico' messo in cantiere dal nuovo direttore del museo
Eike Schimdt. Proprio oggi lo storico dell'arte tedesco, da
pochi mesi al vertice della celebre galleria, ha spiegato di
essere intenzionato ad offrire la possibilità a tutti i
visitatori degli Uffizi di "passare attraverso il Vasariano,
arrivando a Palazzo Pitti" con un biglietto sì "separato", ma
"adeguato ai normali prezzi di accesso ai musei". Per centrare
l'obiettivo, però, occorre risolvere alcuni problemi. Primo tra
tutti quello della ricollocazione dei circa 600 autoritratti che
adornano attualmente le pareti del prestigioso corridoio. I
dipinti, che, ricorda Schmidt, occupano il passaggio dal 1973,
quando l'allora direttore Luciano Berti li trasferì lì dalla
Sala dei Pittori nella galleria, "non si trovano nella loro sede
storica, che sono gli Uffizi". Altra ragione addotta da Schmidt
in favore dell'ipotesi di spostamento delle opere,
l'impossibilità di ammirarli, al momento, considerato che "la
visita nel Corridoio vasariano avviene pressoché di corsa e non
c'è modo di soffermarsi, come sarebbe invece possibile se
fossero nelle sale delle gallerie". Ulteriore lancia spezzata a
favore del trasferimento, insiste il direttore, è rappresentata
dal fatto che "le condizioni climatiche del vasariano,
tutt'altro che ideali per ospitare dei dipinti su tela e su
tavola". L'ambiente, infatti, è totalmente esposto su tutti i
lati e dotato di una copertura in incannucciato, risultando così
freddissimo d'inverno e molto caldo d'estate per via
dell'esposizione ai venti e dell'irraggiamento solare. Ma c'è
un'altra questione da affrontare nella realizzazione del
progetto di apertura del Corridoio: la necessità di dotarlo di
uscite di sicurezza, al momento assenti, che rendano sostenibile
e possibile, a norma di legge, una frequentazione del vasariano
più 'robusta' e continua dell'attuale. Operazione che,
considerata la delicatezza dello spazio, potrebbe richiedere
tempi lunghi, forse anche un paio di anni. (ANSAmed).