(ANSAmed) - FIRENZE, 20 GIU - "Le persone costrette alla fuga
nel 2015 sono state 65 milioni, contro i 59 del 2014. Si tratta
di 24 ogni minuto. Complessivamente è un numero maggiore di
quello dell'intera popolazione di Francia o Regno Unito o della
stessa Italia. E la metà sono bambini". Lo ha detto il delegato
dell'Unhcr (l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati) per il sud
Europa, Stephane Jaquemet, intervenendo oggi a un'iniziativa
nella sede della Regione Toscana a Firenze in occasione della
giornata mondiale del rifugiato. "Questi numeri - ha precisato
Jaquemet - significano che una persona ogni 113 nel mondo è
costretta alla fuga. Negli ultimi 5 anni c'è stato un incremento
esponenziale nel loro numero a causa delle crisi che durano più
a lungo, penso a quelle in Somalia e Afghanistan iniziate trenta
e quaranta anni fa, e per la maggiore frequenza con cui si
verificano".
Il delegato Unhcr ha sottolineato come nel 2015 l'Europa ha
vissuto il problema di dover accogliere un milione di profughi,
ma ha osservato come la maggior parte dei rifugiati si trovino
altrove: l'86% in Paesi a medio o basso reddito vicini a Paesi
in situazione di conflitto. La Turchia, con 3 milioni di
rifugiati, è il principale Paese ospitante nel mondo, mentre il
Libano ha il più alto rapporto (183 ogni mille abitanti) tra
rifugiati e popolazione residente.
In Europa dunque il rapporto tra rifugiati e cittadini è
molto più basso, uno ogni mille abitanti.
Tra i dati citati figura quello del raddoppio nei primi mesi
di quest'anno delle richieste di asilo presentate in Italia
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. (ANSAmed).