Il progetto, della durata di tre anni, mira ad allargare le conoscenze e la consapevolezza fra i cittadini e nelle istituzioni sul potenziale delle "blue energy", le fonti di energia marina derivanti dal moto ondoso, dalle maree, dalle correnti e dai gradienti di salinità e temperatura, insieme ad altre forme energetiche alternative legate all'impiego dell'eolico off-shore e all'utilizzo di biomasse acquatiche, come ad esempio le alghe.
"L'utilizzo delle blue energy - spiega il professor Simone Bastianoni, responsabile scientifico del progetto - è ancora ad uno stato embrionale nell'area del Mediterraneo e MAESTRALE vuole rafforzare la collaborazione fra centri di ricerca, imprese e istituzioni per promuovere il trasferimento tecnologico e generare la massa critica necessaria per farlo decollare, mantenendo alta l'attenzione sul valore ambientale e culturale".
Tra le attività principali è prevista la realizzazione, in ciascuno dei paesi partner, dei cosiddetti Blue Energy Lab, laboratori che daranno vita a 20 progetti pilota, opportunamente valutati dal punto di vista della concreta fattibilità economica e della sostenibilità ambientale, coinvolgendo le imprese locali, le istituzioni, e i cittadini e al fine di progettare una politica di sviluppo delle energie marine.
Insieme all'Università di Siena sono partner del progetto: CEEI Business Innovation Centre di Valencia (Spagna); IRENA - Istrian Regional Energy Agency L.t.d. (Croazia); CTAER Advanced Technology Centre for Renewable Energies (Spagna); AUTH Aristotle University of Thessaloniki (Grecia); GOLEA Gorika local energy agency, Nova Gorica (Slovenia); OC-UCY Oceanography centre, University of Cyprus (Cipro); INFORMEST - Agenzia per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale (Italia); UAlg University of Algarve (Portogallo); MCAST-MIEMA Joint Research Centre for Renewable Energy Sources and Environmental Sustainability - Malta Intelligent Energy Management Agency (Malta). (ANSA).