(di Marzia Apice)
(ANSAmed) - TODI, 15 SET - La terra, gli alberi e il cielo che
dialogano con l'acciaio e il ferro, la pietra e il marmo,
l'alluminio, il bronzo e il legno, per costruire un'armonia
capace di fondere arte, storia e paesaggio naturale: sono opere
da vivere, non solo da guardare, le sculture monumentali che
Beverly Pepper ha donato alla città di Todi per creare il Parco
- il primo monotematico di scultura contemporanea in Umbria e il
primo della scultrice al mondo - che ora porta il suo nome. Una
folla di persone di tutte le età, tra cui tantissimi giovani e
bambini, ha accompagnato l'inaugurazione: peccato che l'artista
non abbia visto la grande festa in suo onore (a 97 anni non se
l'è sentita di partecipare) e l'energia positiva sprigionata da
questo grande progetto per la città. Il nuovo Parco Beverly
Pepper, nato per celebrare il rapporto d'amore che ormai dagli
anni '70 lega l'artista statunitense allo splendido borgo umbro,
è un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato:
finanziato con fondi europei grazie alla Regione Umbria, dal
Comune di Todi e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
e da diversi sponsor tecnici (per un importo totale di circa 500
mila euro), il Parco è stato disegnato e progettato interamente
dalla Pepper per accogliere ben 20 sculture provenienti dalla
sua collezione privata (in realtà 16 sono installate nel parco,
4 invece troveranno presto una collocazione museale in città),
del valore complessivo di circa 5 milioni di euro. Nel verde del
Parco trovano posto anche una serie di lunette,
panchine-scultura disegnate dalla Pepper e realizzate in pietra
serena, in un percorso naturalistico-urbano che, lungo il pendio
della collina, collega il centro storico al Tempio di Santa
Maria della Consolazione. Nessuna protezione per le opere (come
indicato dall'artista), che possono essere vissute e toccate: un
grande regalo ai cittadini che resta sempre aperto e che si
innesta perfettamente nel contesto urbano regalando una nuova
stagione allo storico Parco della Rocca che lo ospita. Entrando
dal centro storico, subito lo sguardo si posa sull'installazione
con la riedizione delle monumentali Todi Columns: tra i simboli
dell'arte della Pepper, le colonne (riprodotte fedelmente, gli
originali sono a Venezia) trovano una naturale e definitiva
collocazione nel Parco, dopo essere tornate qualche mese fa a
Todi a Piazza del Popolo per celebrare i 40 anni dalla loro
creazione. Dal trionfo in acciaio inox de La Bestia (1965) alla
geometria interrotta di Split Pyramid (1971), dalle forme
totemiche del complesso scultoreo Maia Toltec a Ingresso, con le
superfici levigatissime e riflettenti in un puro minimalismo,
nel percorso via via si susseguono le opere che, realizzate a
partire dagli anni '60, di fatto scandiscono la lunghissima
carriera della Pepper testimoniando il suo amore per i materiali
industriali (la scultrice è stata la prima a lavorare l'acciaio
Cor-Ten) e le dimensioni imponenti. "Il Parco è il coronamento
di un sogno per Beverly Pepper e anche per me che sono al suo
fianco da 28 anni", dice all'ANSA Michele Ciribifera, presidente
della Fondazione Progetti Beverly Pepper, "Beverly voleva fare
un regalo alla città e alla sua tradizione artigianale che oggi
sta soffrendo. Del resto nel suo lavoro di scultrice si è sempre
appoggiata agli artigiani e con la crisi è nato in lei il
desiderio di fare qualcosa per loro con questa grande donazione
di opere".(ANSAmed).