Dal 2013 Final Cut in Venice fornisce un aiuto concreto al completamento di film di qualità provenienti dall'Africa, da Giordania, Iraq, Libano, Palestina e Siria. Verranno presentate fino a un massimo di sei copie-lavoro di film in lavorazione, e verrà data l'opportunità di trovare i finanziamenti per la post-produzione attraverso incontri con produttori, buyers, distributori e selezionatori di festival.
Fra i talenti scoperti, nel 2016 con il documentario Obscure fa la sua prima apparizione a Venezia la regista siriana Soudade Kaadan, vincitrice in seguito del Leone del Futuro 2018; poi, Freedom Fields (Final Cut 2017), primo lungometraggio documentario di una regista libica, Naziha Arebi, vince il Bafta. Quindi Félicité (Final Cut 2017), del franco-senegalese Alain Gomis, ottiene alla Berlinale il Gran Premio della Giuria-Orso d'argento.
In questi sette anni Final Cut in Venice ha ricevuto in fase di selezione più di 400 work-in-progress e ne ha selezionati e presentati a Venezia 40. Per partecipare è necessario compilare la scheda di preselezione online sul sito www.labiennale.org, e inviare i materiali all'indirizzo finalcut@labiennale.org entro il 12 giugno 2020. (ANSAmed).