(ANSAmed) - TUNISI, 07 OTT - Creare ponti d'amicizia e legami
tra bambini di differenti culture e religioni tramite il
disegno. Questo lo scopo dell'iniziativa di Nadia De Lazzari e
della sua associazione ''Venezia: Pesce di Pace'', che da anni
lavora su questi temi, e che prossimamente sarà a Tunisi per
consegnare ai bimbi delle scuole della capitale nordafricana
(anche alla Scuola Italiana G.B. Hodierna) i fogli su cui
iniziare a lavorare. Il meccanismo è semplice: sullo stesso
foglio di carta a forma di mondo colorano 3 bambini, il primo
inizia, il secondo continua, il terzo finisce. I protagonisti di
quest'avventura scolastica sono i bambini di Tunisi, Venezia e
altre città italiane. Alcuni dei temi proposti sono l'amicizia,
la mia città, l'autoritratto. Sul retro di ogni foglio c'è un
apposito spazio per i messaggi dei bambini. Un esempio del
passato: Giacomo scrive: ''Nel mondo bisogna essere tutti
amici''. Alvise: ''Spero che verrai a trovarmi''. Mattia:
''Vieni a giocare con me''. A conclusione dell'iniziativa, nel
settembre 2016, i disegni verranno stampati in un volume e poi
esposti in una mostra a Palazzo Ducale. L'iniziativa ha avuto
origine nel 1992 durante il conflitto bellico a Sarajevo quando
la veneziana Nadia De Lazzari, fondatrice dell'associazione
"Venezia: Pesce di Pace" portò ai bambini di quella martoriata
terra, generi di prima necessità e un pesciolino rosso, simbolo
di movimento, di speranza e della forma urbis di Venezia. Dopo
Sarajevo è stata la volta di Gerusalemme, Kinshasa, Beirut, New
York, Ulaan Bator, Islamabad, Istanbul, Rodi, Mosca, Berlino,
Yerevan. Nel tempo l'iniziativa ha ricevuto il plauso di tre
Presidenti della Repubblica Italiana (Scalfaro, Ciampi,
Napolitano) e le loro ''speciali penne'' hanno scritto le
prefazioni dei vari volumi pubblicati. Sono arrivate anche le
benedizioni di tre Pontefici (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI)
e Papa Francesco. Ora la De Lazzari sbarca in Tunisia, paese
martoriato quest'anno dal terrorismo, nella speranza che i bimbi
di questo paese sappiano ''colorare il mondo'' con l'entusiasmo
che li contraddistingue e possano rappresentare al meglio il
tema della pace e della reciproca comprensione. (ANSAmed)