(ANSAmed) - TUNISI, 26 OTT - ''Un grande successo, tutto
veneziano, la recente missione nella capitale tunisina''. Così
definisce la sua visita appena conclusa a Tunisi, Nadia De
Lazzari
dell'associazione ''Venezia: Pesce di Pace''. Creare ponti
d'amicizia e legami tra bambini di differenti culture e
religioni tramite il disegno. Questo lo scopo dell'iniziativa
che porta avanti da anni in tutto il mondo e che ora ha toccato
anche Tunisi. La De Lazzari ha consegnato al sindaco di Tunisi
Seifallah Lasram una lettera del suo omologo veneziano Luigi
Brugnaro che lo invita in laguna. ''Aspetto a braccia aperte il
mio collega veneziano'', ci riferisce aver risposto il sindaco
di Tunisi proseguendo ''Insieme possiamo fare tanti progetti di
collaborazione. Alcuni giorni fa ero in Italia: a Torino e
Milano ho firmato ha serie di accordi di cooperazione e contro
la fame nel mondo. Ma Venezia é già qui con noi, operativa e con
un bellissimo progetto con i nostri bambini. L'iniziativa
veneziana è esempio di pace e di libertà. Apre al dialogo,
all'amicizia. I bambini sono donne e uomini di domani. Il
progetto di Nadia De Lazzari opera in più Paesi. La sua apertura
mentale fa la differenza''. Spiega ad ANSAmed la De Lazzari,
''Il sindaco di Tunisi ha letto tutto d'un fiato la lettera
scritta in due lingue, italiano e francese, dal collega
veneziano. Poi con cura ha appoggiato la targa del Comune
accanto alle altre: ''La posiziono qui davanti alla finestra
così guarda tutta la città. Ha dimensioni più piccole ma vale di
più'', ha detto sorridendo il primo cittadino tunisino Lasram.
Nadia aveva con sé anche centinaia di messaggi e fogli colorati
su una parte dai bambini veneziani e di altre città venete (Olmi
di Treviso e Zermeghedo di Vicenza). Il sindaco ha sfogliato ad
uno ad uno quei preziosi fogli a forma di mondo. Accanto alla
moschea la sinagoga, la festa religiosa musulmana e quella
cattolica, le palme, le case bianche con i tetti a terrazza, le
finestre azzurre. Scrive Maria Vittoria, 10 anni: ''Un amico é
più che un tesoro, é una persona che ti sta vicino nei momenti
più bui della tua vita ed é sempre pronto ad illuminarti la
giornata''. Il meccanismo è semplice: sullo stesso foglio di
carta a forma di mondo colorano 3 bambini, il primo inizia, il
secondo continua, il terzo finisce. I protagonisti di
quest'avventura scolastica sono i bambini di Tunisi, Venezia e
altre città italiane. Al progetto di disegni a piu' mani nella
capitale tunisina hanno partecipato tre scuole elementari: La
Garderie Scolaire Pilote, Zahra, la Salima School e la Scuola
Italiana G.B. Hodierna, onorata di conservare i propri legami
con la nazione d'origine''. Un elogio é arrivato dall'Istituto
Italiano di Cultura e dall'ambasciatore italiano a Tunisi
Raimondo De Cardona: ''L'eccellente iniziativa ''Disegni a più
mani'' tra Venezia e Tunisi a altre città italiane cade in un
momento particolarmente opportuno viste le difficoltà che la
Tunisia ha dovuto affrontare in questo 2015. Le difficoltà hanno
offuscato questa spinta così efficace e felice degli ultimi anni
in cui il Paese si è aperto alla democrazia, al dialogo. I
bambini per definizione sono aperti, disponibili a cercare e a
conoscere le novità in modo acritico, prive di filtri. I bambini
vanno a scuola per imparare le cose che noi grandi decidiamo che
sono importanti. In questo caso alcuni ''grandi'' potrebbero
imparare qualcosa dai bambini''. La De Lazzari, che a Tunisi ha
avuto anche modo di incontrare l'arcivescovo Monsignor Ilario
Antoniazzi, torna a Venezia con una richiesta specifica: ''A
Murano c'è qualche maestro vetraio disponibile ad insegnare a
Tunisi l'arte del vetro?''. (ANSAmed)